Secondo le stime di Save The Children sarebbero morti più di mille bambini negli 11 giorni di bombardamenti su Gaza.
Guerra tra Israele e Gaza: bambini pagano il prezzo più alto
L’organizzazione umanitaria Save The Children ha calcolato che un terzo delle vittime nella Striscia di Gaza è composto da bimbi. Dall’inizio dell’ennesima crisi medio-orientale parliamo quindi di un bambino ucciso ogni quarto d’ora!
Anche nell’attacco contro Israele sono stati registrati circa 1.300 morti e, anche se ancora non esistono conferme ufficiali, è scontato che tra loro ci siano stati moltissimi bimbi. Inoltre tra i duecento ostaggi catturati e deportati a Gaza dai Palestinesi ci sono purtroppo anche minori.
L’assedio della Striscia di Gaza prosegue senza soluzione di continuità, provocando il peggioramento della già difficile situazione umanitaria. Con il blocco di acqua, benzina e corrente elettrica adottato dal governo Israeliano le condizioni di vita diventano impossibili.
Richiesto il cessate il fuoco
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riunito in seduta straordinaria cerca una mediazione per raggiungere un accordo. La condizione improrogabile è il cessate il fuoco, con l’apertura di corridoi umanitari che permettano il transito ai civili soprattutto ai bambini.
L’interruzione dell’erogazione di energia elettrica ha provocato la rottura delle pompe idriche, quindi nonostante la ripresa del flusso di acqua decisa tre giorni fa, l’approvvigionamento idrico funziona a singhiozzo. E con l’acqua razionata le condizioni igienico-ambientali sono terribili.
Gli ospedali di Gaza hanno riserve di carburante per i generatori d’emergenza sufficienti solo per 48 ore. Oltre a questo, i numerosi danni alle strutture civili, quali scuole e ospedali, come la bomba caduta sull’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist di Gaza City.
Quindi la necessità di un accordo diventa impellente. “Insieme all’acqua sta finendo anche il tempo per aiutare i più piccoli” – è l’accorata dichiarazione di Jason Lee, Direttore Save The Children per i Territori Occupati “senza una tregua immediata moriranno altre vittime innocenti“.
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