Arrivano le vacanze, è tempo di… ansia per i genitori alle prese con l’organizzazione del periodo estivo per i propri bambini.
Secondo un recente sondaggio, un genitore su quattro è preoccupato dal confronto social: teme che le foto postate su Facebook e Instagram delle vacanze non siano all’altezza di quelle postate dagli altri genitori.
Ecco un nuovo motivo di disagio nell’era social.
L’ansia da social: quando anche le vacanze diventano uno stress
Vacanze più stressate a causa dei social network, ma non solo: un recente sondaggio rivela che quasi 3 genitori su 4 (il 73%) sono in ansia al pensiero di programmare la vacanza per i figli già da 3-6 mesi prima che arrivi il momento.
Questo perché stretti nel timore che ciò che hanno in programma non sia all’altezza delle aspettative del bambino.
Inoltre, la preoccupazione più grande sarebbe, secondo il campione intervistato, quella di non riuscire a fare una figura degna quando arriva il momento di postare le foto su Facebook.
È stata definita “ansia da confronto”, il nuovo disturbo social che affligge un genitore su quattro in Italia. Su un campione di intervistati nelle varie regioni italiane, il 25% dei padri e madri dichiara di volere primeggiare agli occhi del figlio anche postando la foto migliore su Instagram o Facebook.
In altre parole, la preoccupazione dipenderebbe dal confronto social con gli altri genitori e quindi che le vacanze e le concessioni che padri e madri fanno agli altri bambini sarebbero migliori delle proprie.
Ferie e ansia da prestazione: quanso anche la vacanze diventa fonte di stress
Essere genitori nell’era social non è per niente semplice a quanto pare: prima c’era il piacere dell’attesa che finissero le vacanze prima di raccontarle, oggi invece è necessario che ogni cosa sia posta dinnanzi agli occhi di tutti in tempo reale, con uno scatto e un clic, o altrimenti si è indietro con i tempi.
A questo naturalmente si aggiunge anche il senso di colpa del genitore moderno, sempre al lavoro, che non ha mai tempo per i figli, che li lascia per troppo tempo soli, in casa, davanti al computer o alla TV.
Un senso di colpa che durante l’estate va alleviato, concedendo il meglio che il proprio bambino possa aspettarsi ed esaudendo ogni sua aspettativa, anche social.
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