I genitori svedesi possono restare a casa (retribuiti) ad accudire i figli malati anche quando si tratta di un banale raffreddore.
Con questo programma governativo, che si chiama Vård av Barn, i genitori possono prendere fino a 120 giorni l’anno per assistere i figli ammalati, qualunque sia la gravità della patologia.
L’importanza di prendersi cura dei propri figli malati
Il programma messo sul campo dal governo svedese si chiama Vård av Barn e permette ai genitori di bambini ammalati di prendersi cura di loro, concedendo un periodo di permesso che può arrivare al massimo ad una durata di 120 giorni per anno solare.
Il congedo parentale è retribuito e vale per l’assistenza sia per malattie severe o semplici raffreddori, ma anche per accompagnare i propri figli alle visite mediche e per curarli in caso di patologie più gravi.
Un’opportunità che i datori di lavoro sono chiamati a concedere ai propri dipendenti anche se i figli sono maggiorenni. Chiaramente, secondo le varie fasce di età dei figli si devono seguire delle indicazioni diverse e nello stesso tempo è necessario anche presentare i certificati medici. Tutte le fasi della procedura possono essere seguite utilizzando l’app dell’Agenzia svedese che si occupa delle assicurazioni sociali.
Un’iniziativa che parte da lontano
Il Vård av Barn venne introdotto già nel 1974, e viene gestito tramite una trattenuta mensile sullo stipendio pari a 105 euro, In questo modo è possibile garantire un compenso VAB che raggiunge l’80% di quello abitualmente percepito. I genitori possono anche indicare delle terze persone a cui far pervenire questo tipo di pagamento e normalmente i datori di lavoro non negano ai dipendenti la possibilità di accedere a questo programma anche per evitare che febbre e raffreddori possano essere trasportati, tramite contagio, sui luoghi di lavoro.
Nel corso del 2019 con questo programma la Svezia ha sovvenzionato circa 6,7 milioni di giornate di malattia, che nel 2020, proprio a causa della pandemia da coronavirus sono saliti a circa a 8,3 milioni di giorni. Nel 2020 l’esborso complessivo è stato di oltre 15 milioni di euro. Questi dati sono stati forniti proprio dall’agenzia svedese che si occupa di assicurazioni sociali.
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