È tempo di vacanze: famiglie riunite, tempo libero speso insieme, grandi programmi? Non per tutti: sono sempre più numerose le famiglie composte da genitori separati, che durante l’estate devono affrontare lo spinoso tema del “come gestiamo il piccolo in vacanza? Con chi starà? E per quanto tempo?”.
I genitori che vivono la situazione dell’affidamento congiunto, in realtà, dovrebbero seguire una regola ben precisa: il piccolo durante il periodo estivo deve poter trascorrere 15 giorni, consecutivi o meno, con entrambi i genitori.
Tutto bene, se la separazione è serena e pacifica.
Più problematico se i rapporti tra mamma e papà non sono idilliaci.
In questi casi, ecco le regole d’oro per genitori separati da seguire per evitare di accendere conflitti o inasprire situazioni che potranno andare solo a discapito del benessere del vostro bambino.
1. Parola d’ordine: flessibilità
Comunicate al vostro ex partner le date in cui vorreste avere il piccolo tutto per voi, e chiedete a lui di fare lo stesso. Lasciate aperta però la porta agli imprevisti dell’ultimo momento, senza fare drammi.
La massima serenità è la chiave per una convivenza pacifica, nell’interesse dei figli.
2. Niente improvvisate
Specie quando il piccolo dovrà trascorrere i 15 giorni in compagnia del genitore che vede di meno, abituatelo piano alla “convivenza”, con week-end lunghi o più tempo libero trascorso con il partner meno presente.
3. Non fate decidere al piccolo
Spesso, soprattutto in casi di separazioni litigiose, i genitori separati tendono a fare l’errore di chiedere al bambino con chi preferisca passare le vacanze. Questa scelta, all’apparenza ingenua, implica per i figli un grande stress decisionale, e li carica di responsabilità che non devono avere.
Questo atteggiamento, inoltre, insinua nel bambino l’idea di poter “fare a meno” di uno dei due genitori, altro elemento assolutamente da evitare per garantire al bambino una crescita armoniosa e supportata dall’amore sia di mamma che di papà.
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