I bimbi piccoli non hanno ancora acquisito un’esperienza sociale che permetta loro di rispettare tutte le regole dell’educazione e dell’etichetta. È normale che sia così: durante le feste di Natale, però, quando ci si ritrova a dover gestire parenti ed amici e situazioni non comuni, il capriccio improvviso può innervosire e rischiare di rovinare la giornata in famiglia. Come fare quindi a gestire i capricci dei nostri bambini durante le vacanze di Natale?
I motivi scatenanti dei capricci
In una situazione anomala come un ritrovo familiare, dove si cambiano le abitudini quotidiane, si hanno orari diversi dal solito, l’ambiente è diverso perché addobbato a tema e in tavola ci sono pietanze nuove, è abbastanza normale che un bimbo piccolo sia già sovreccitato e nervoso. Il capriccio, quindi, è sempre in agguato, per i motivi più disparati e, a volte, anche banali. Spetta a mamma e papà, quindi, cercare di mediare e gestire i capricci dei bambini durante le feste, tenendo sempre in considerazione che ci si trova in una situazione nuova per il piccolo e che, date le circostanze, le regole di un’educazione ferrea possono ammorbidirsi leggermente.
Perché si innesca il capriccio e come gestirlo
Un bimbo può iniziare a fare un capriccio per tanti motivi. Ad esempio, si rifiuta di dare o ricevere un bacio, facendo rimanere male la nonna, la zia o l’amica di famiglia di turno. È un caso abbastanza comune: intorno all’anno i bimbi iniziano a sviluppare il senso del pudore e, spesso, con chi non hanno confidenza, provano timidezza ed imbarazzo per le effusioni non desiderate. Il genitore può intervenire, cercando di stemperare la situazione e proponendo di posticipare baci e abbracci a fine serata, quando il bambino si sarà ambientato.
Un altro motivo di capriccio riguarda i regali: se il bimbo scarta un pacchetto e resta deluso dal contenuto del dono, possono innescarsi scene piuttosto complicate da risolvere. Anche in questo caso, la dolcezza dell’intervento del genitore, e un po’ di fantasia, può essere risolutiva: mostrare un grande entusiasmo per l’oggetto che lui guarda con sospetto, può incoraggiarlo a cambiare idea.
Un altro grosso problema, che spesso mette molta ansia alle mamme, è il cibo: non si è pensato di fare un menù a parte per il piccolo e lui si rifiuta di mangiare ciò che c’è a tavola. In questo caso, si può provare a mettergli nel piatto qualcosa di sfizioso, magari degli antipasti, e lasciare che, nel corso della cena, assaggi liberamente, naturalmente in base agli alimenti che può mangiare per l’età che ha. Probabilmente non mangerà tanto quanto fa di solito ma, per una volta, non succederà nulla di grave.
Gestire i capricci “da sonno” durante le feste
Un altro momento rischioso, durante le feste, è quando si avvicina l’ora in cui, di solito, il piccolo va a dormire. Vista la situazione, naturalmente, non accetterà di lasciare il cenone e farsi mettere a nanna. Un bambino stanco però, si sa, è molto propenso a innervosirsi, piangere e fare capricci. Se si nota che è abbastanza tranquillo e si sta divertendo, gli si può anche concedere un po’ di tempo in più. Se, invece, si notano i classici sintomi del sonno, allora bisogna intervenire e portarlo a dormire, anche se protesta. Naturalmente, ci si concederà tutto il tempo necessario per farlo addormentare, senza preoccuparsi dei parenti che aspettano in salotto.
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