Un gioco antico, quello del mercatino, è tornato in auge in questi ultimi anni e concorre a stimolare la fantasia dei bambini e nello stesso tempo il loro spirito “imprenditoriale”.
Organizzare un mercatino per vendere giocattoli usati in buono stato, libri letti, cartoline, figurine di calciatori e altri oggetti può essere una ottima idea anche per evitare lunghe ore davanti a tablet e cellulari.
Un’idea stimolante
Il mercatino si può organizzare in tanti modi diversi, ad esempio nel giardino della propria casa, coinvolgendo in questa organizzazione gli amichetti dei vicini, oppure, specialmente in estate, anche in vie e piazze di paesi.
La scelta dei prodotti da vendere spetta ai bambini ovviamente che potranno decidere di mettere in vendita degli oggetti che non usano più (di solito giocattoli) oppure creazioni (ad esempio sassi dipinti o braccialetti intrecciati da loro) o cose che hanno raccolto come conchiglie o mazzolini di fiori secchi.
Si può chiedere denaro (ovviamente dovranno essere cifre simboliche) oppure accettare degli scambi, soprattutto se gli acquirenti sono altri bambini.
Il gioco del mercatino favorisce la socializzazione e aiuta a superare la timidezza nell’ottica di promuovere e proporre i propri prodotti a possibili clienti, inoltre rafforza l’attività di riciclo e riutilizzo per imparare a non sprecare e a non buttare via.
Oltre al guadagno ci sono altri vantaggi
Per gli psicologi i vantaggi che derivano da questa attività sono numerosi e comprendono sia il rafforzamento dell’autostima dei bambini, che riescono ad organizzare da soli il mercatino, un’attività semplice ma nello stesso tempo che produce sia un beneficio immediato come il ritorno economico, con effetti positivi sulla propria coscienza e sulla consapevolezza delle proprie capacità.
In queste occasioni i bambini portano avanti un’idea concepita da loro e che rappresenta un passo avanti nella loro crescita, dato che ne hanno deciso la strategia e l’hanno anche realizzata.
E’ chiaramente un gioco di imitazione del mondo adulto ma con delle ricadute reali e con delle relazioni concrete, che consentono al bambino , di esercitare abilità cognitive e relazionali,
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