Con la bella stagione i cortili delle zone residenziali si affollano di bambini che vogliono divertirsi e si riuniscono per giocare insieme a calcio e a nascondino correndo da una parte all’altra del piazzale.
Ma è sempre lecito far adottare ai bambini questo comportamento? E come comportarsi se gli schiamazzi sono particolarmente fastidiosi ed i giochi poco rispettosi nei confronti degli altri condomini?
La legge è molto precisa a riguardo e, come sempre, la prima cosa da fare è consultare il regolamento condominiale ed eventualmente indire un’assemblea per modificarlo oppure integrarlo. Questo sempre a patto che lo scenario di divertimento dei bambini sia un giardino condominiale e non pubblico.
Cosa dice la legge?
In materia di pari uso del bene comune, come ad esempio è il cortile di un palazzo, il codice civile stabilisce che i condomini possono usare le zone comuni a patto che non alterino la destinazione degli stessi e non impediscano agli altri lo stesso uso.
Uso comune in questo contesto non sta a significare uso contemporaneo ed identico degli spazi quanto che, ad esempio, non venga impedito ai condomini di parcheggiare mentre i bambini giocano in strada: quindi, se il cortile svolge la funzione di parcheggio non adempie, allo stesso tempo, alla funzione di campo da calcio ed è diritto del condomine vietare il gioco.
È d’altra parte consentito che i bambini residenti possano giocare saltuariamente nel cortile poiché l’azione non altera la destinazione d’uso dell’area.
Cosa dice il regolamento condominiale?
Se nel regolamento di condominio viene espresso il divieto di giocare a calcio nel cortile condominiale è indubbio il diritto dei condomini di interrompere e vietare il proseguimento dei giochi nella zona adibita a cortile.
Nel caso in cui il regolamento non si esprima a proposito delle attività che è lecito eseguire negli spazi aperti intorno alle residenze, si può organizzare un’assemblea per deliberare una regola che stabilisca il comportamento da tenere nel cortile condominiale. Si dovranno quindi votare le regole, anche solo le fasce orarie che autorizzano il gioco ed, eventualmente, l’applicazione di multe ai trasgressori.
Casi diversi
Nella vita di condominio è difficile essere tutti d’accordo. Il rumore degli schiamazzi dei bambini che giocano nel cortile interno potrebbe disturbare alcuni ma non tutti i condomini.
Nel caso in cui questo accada si può parlare di reato di disturbo della quiete pubblica e quindi di illecito penale che andrà a punire i genitori dei minori o i diretti interessati se maggiorenni.
Se a lamentare fastidio sono solo i condomini dei piani più bassi non si può parlare di illecito penale, ma si può ottenere tramite il giudice civile ordine per interrompere immediatamente gli schiamazzi e, in alcuni casi, anche il risarcimento di una somma di denaro se si dimostrano gli eventuali danni ricevuti.
Se durante il gioco vengono danneggiate auto parcheggiate in zone limitrofe, il danneggiato ha il diritto di chiedere il risarcimento al colpevole, se maggiorenne, o ai tutori del minore.
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