Una recente ricerca, condotta dall’azienda di giocattoli Fisher Price e la Doxakids, ha evidenziato come il gioco è importante per rafforzare e consolidare la relazione tra mamma e figlio. Non è necessario acquistare balocchi costosi o super tecnologici, bastano anche attività che riescano a coinvolgere il bambino e il genitore in un momento di condivisione. Proprio questa presenza dinamica ha un grande significato per il piccolo, che consolida il suo legame principalmente con la mamma, soprattutto nei primi anni e poi anche con il papà, sempre più presente nella sua vita.
La psicologia del gioco con i figli
Giocare per il bambino significa scoprire i propri limiti e le proprie capacità: attraverso il gioco il bambino impara a controllare i gesti, conoscere il mondo che lo circonda, esplorare e diventare autonomo. Da quando è piccolo il suo divertimento è esercitare i suoi sensi per poi imitare quello che vede. Intorno ai due anni passa al gioco simbolico, fino a sperimentare nuove attività ludiche in compagnia dei suoi coetanei. In tutte queste fasi i genitori possono aiutare i figli attraverso giochi che incoraggiano uno sviluppo sano del bambino e che prevedono una loro partecipazione attiva, spontanea e autentica.
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