Ogni anno in Italia nascono 2000 bambini sordi o con gravi problemi dell’udito. Poter diagnosticare in età neonatale queste patologie permette di trattarle in modo più efficace e tempestivo. In occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, che cade il 3 marzo, a tutti vengono offerti esami e diagnosi gratuite. Si tratta di un’occasione importante per fare informazione, prevenzione, ma anche sottoporre il proprio bambino ad analisi e scongiurare questo tipo di problemi.
Il 3 marzo cade la Giornata Mondiale dell’Udito. In questa ricorrenza moltissimi istituti e cliniche offrono la possibilità di effettuare controlli ed esami gratuiti dell’udito. Si tratta di un’occasione importante anche per i bambini e i neonati, perché non è mai troppo presto per assicurarsi che non ci siano problemi in questo ambito.
Diagnosticare una patologia uditiva fin da neonati è importantissimo per poter intervenire velocemente e offrire fin da subito una soluzione al problema.
Problemi uditivi nei bambini e nei neonati
I problemi all’udito non possono essere rivelati in età prenatale dalle ecografie e dagli altri esami, ma è possibile sottoporre ad una prova i bambini già in età neonatale. Fin dai primi 2 o 3 mesi di vita è possibile eseguire uno screening audiologico in grado di mettere in evidenza eventuali patologie o problemi. Il problema si può poi risolvere con protesi o impianti cocleari. Anche l’intervento del logopedista è, in questi casi, fondamentale.
Ci sono alcuni campanelli d’allarme che dovrebbero mettere in guardia i genitori. Fra questi vi sono diagnosi di altri casi di ipoacusia infantile in famiglia, traumi cranici o un’insolita frequenza di otiti nel bambino. In tutti questi casi è bene rivolgersi immediatamente al pediatra, che provvederà a tutte le verifiche e agli esami del caso. I bambini affetti da sordità congenita o da ipoacusia infantile possono condurre una vita normalissima grazie a protesi e logopedia, purché il problema venga rivelato il più presto possibile.
Il video della settimana
Il 27 dicembre 2017 ho avuto una ipoacusia con aumento degli acufeni, anche in questo caso ho fatto la RMN con esito negativo. Il mio otorino sospetta una ipoacusia di tipo virale. Purtroppo la ipoacusia rimane (nel frattempo ho fatto l’ audiogramma e timpanometria) anche se mi sembra leggermente migliorata ma questa è una mia impressione.
Lo fanno,fa parte dei primi controlli ke deve fare il bambino appena nato