La comunicazione sociale nel nuovo millennio ha subito un drastico cambiamento dovuto maggiormente all’utilizzo dei social tramite smartphone e pc.
Ad accogliere e gestire questa rivoluzione comunicativa sono ancora una volta i giovani. Ma qual è il rapporto dei teenager con le svariate piattaforme social?
Che uso fanno i giovani dei Social Network?
Sempre “attaccati” al loro inseparabile smartphone, che custodiscono come un tesoro prezioso, i giovani trasferiscono sui social la maggior parte delle loro comunicazioni.
La messaggistica istantanea ha letteralmente sostituito la verbalizzazione orale, i ragazzi preferiscono infatti chattare su WhatsApp o Telegram che parlarsi di persona. Le abbreviazioni e le emoticon sintetizzano concetti più complessi e manifestano emozioni profonde attraverso le ormai note “faccette”.
Secondo l’infografica condotta da Unicusano, il 95% dei giovani di età compresa dai 15 ai 24, possiede uno smartphone, dotato di una connessione internet autonoma. La metà dei teenager afferma di restare connesso tutto il giorno per comunicare con gli amici e mantenere sempre aggiornato il proprio profilo Facebook e Instagram.
Le pagine social vengono curate minuziosamente e impreziosite da foto e immagini, si tratta di veri e propri diari virtuali che riescono a raccontare stati d’animo e sentimenti più di mille parole.
I Social Network più usati dai giovani
La piattaforma sociale che si è per prima affermata nel mondo del web è stata Facebook, che ha subito raggiunto un grandissimo successo non soltanto all’interno del mondo giovanile, ma anche tra gli over 40.
Sulle orme di questo imponente colosso social, sono apparsi nuovi e diversificati strumenti di comunicazione virtuale che hanno raggiunto in breve tempo un gran numero di partecipanti. WhatsApp, Snapchat, Instagram e Telegram sono i più diffusi tra i teenager, che li hanno sostituiti volentieri all’ormai datato Facebook.
I nuovi Social garantiscono una comunicazione più smart ed emotiva, e cosa ancor più importante per i ragazzi è la miglior gestione dei contatti. Su Facebook infatti i loro profili potevano essere facilmente “spiati” da mamma e papà.
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