Gli ultimi stralci di bel tempo invitano noi tutti ad approfittarne per fare ancora qualche gita fuori porta, prima della lunga pausa invernale.
Per chi prediligesse la montagna, ma anche solo le colline, fra le gialle foglie cadenti e le castagne rotolanti, potrebbe profilarsi un brutto incontro: quello con una vipera.
La vipera rimane l’unico serpente velenoso presente sul territorio nazionale: il veleno viene iniettato quando morde; tuttavia, non è detto che un morso di vipera sia per forza velenoso: nel mordere, può anche non inoculare veleno o, comunque, inocularne in quantità non sufficienti da portare problemi.
In ogni caso, il morso velenoso determina gonfiore e dolore, inabilità dell’arto colpito; gli effetti possono estendersi anche ad altri organi, quale ad esempio quello nervoso centrale e periferico, e possono verificarsi vomito, diarrea, alterazioni nella capacità di coagulazione e della pressione sanguigna.
Che fare, quindi, quando si è morsi da una vipera? Le uniche cose da fare sono sicuramente tranquillizzare la persona colpita e trasportarla in ogni caso in un ospedale, cercando per quanto possibile di far muovere il meno possibile l’arto (ad esempio legando il braccio al collo o steccando la gamba); nel mentre non bisogna assolutamente posizionare il laccio emostatico, praticare incisioni o suzioni all’area interessata per evitare una facile propagazione del veleno nel corpo.
Il morso di vipera, nella quasi totalità dei casi, si risolve velocemente e senza complicazioni: un compito importante, quindi, spetta a chi assiste la persona colpita, infondendo serenità ed evitando rimedi fai da te.
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