Contrariamente a quanto si credeva fino a poco tempo fa, il consiglio alle donne in gravidanza di “mangiare per due“, ovvero raddoppiare le porzioni in modo da assicurare una corretta crescita del bebè, oggi viene smentito.
Raddoppiare le porzioni può essere dannoso per la mamma e il bimbo
Alcune ricerche hanno dimostrato infatti che questo regime alimentare, alla lunga, si rivela dannoso non solo per la futura mamma ma pure per il bimbo. Nonostante sia stato per anni uno dei luoghi comuni più diffusi attorno agli stili di vita da tenere in gravidanza, negli ultimi tempi dal mondo della scienza è arrivata una secca retromarcia: l’abitudine di “mangiare per due” durante la gestazione, aumentando in modo sostanzioso le calorie assunte, non contribuisce affatto a rafforzare il nascituro e a garantirgli una crescita sana ma, anzi, può rivelarsi pure dannoso e ha una serie di controindicazioni non solo per la mamma ma anche per il bebè.
Di recente, “The Cochrane Library” (ovvero il database della omonima organizzazione internazionale no-profit che si occupa di temi sanitari) ha pubblicato una serie di interventi nei quali si invitano le donne a tenere sotto controllo l’alimentazione nei nove mesi che precedono il parto, senza affidarsi a soluzioni fai-da-te a tavola e cercando per quanto possibile anche di rimanere in forma.
Attenzione a tavola e largo all’attività fisica
Infatti, da uno studio condotto su oltre 11mila donne è emerso che NON raddoppiare le porzioni in gravidanza è fondamentale: le future mamme che hanno avuto un aumento di peso relativamente contenuto (ovvero non più di 12 chili, secondo alcuni dei più diffusi standard medici) facevano poi registrare minori possibilità di sviluppare forme di diabete gestazionale o di partorire dei bimbi dal peso superiore alla media e dunque a rischio obesità: inoltre, nel caso di queste donne erano anche minori le percentuali di quelle che hanno dovuto ricorrere a un taglio cesareo.
Dunque, è bene seguire delle buone abitudini a tavola, evitando di aumentare le porzioni, stilando una dieta assieme al proprio medico e infine svolgendo una moderata attività fisica o anche esercizi di aerobica e pilates per cercare ridurre quanto più possibile le variazioni di peso e i rischi per il bambino.
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