La gravidanza è forse uno dei periodi più belli e intensi per una donna, un periodo di grandi cambiamenti, anche a livello fisico.
Purtroppo però non è tutto rose e fiori: il periodo della gravidanza è infatti molto spesso accompagnato da disturbi gastrointestinali di diversa natura.
In particolare nei primi tre o quattro mesi di gravidanza, sono molte le donne a soffrire di bruciore di stomaco ricorrente, spesso accompagnato da nausea e cattiva digestione.
Come mai i disturbi gastrointestinali sono così diffusi in gravidanza?
Come tutto il resto del corpo, anche l’apparato digerente risente molto dei cambiamenti ormonali dovuti alla gravidanza e alla crescita dell’utero. Per questo motivo, quasi 8 donne su 10 dichiarano di aver avuto problemi di cattiva digestione e bruciore di stomaco nel periodo della gestazione.
Tra i principali responsabili del mal di stomaco c’è un ormone chiamato progesterone: il suo aumento, specie nei primi mesi di gravidanza, provoca un rilassamento dell’apparato digerente, il quale però va a influire negativamente sul cardias, ovvero quella valvola che permette la corretta comunicazione tra l’esofago e lo stomaco.
Al dolore del mal di stomaco spesso si unisce la cattiva digestione, manifestata attraverso il reflusso gastroesofageo.
Perché durante la gravidanza aumentano gli episodi di reflusso gastroesofageo pur mantenendo la stessa alimentazione?
Ciò avviene perché, come anticipato, durante la gravidanza l’utero aumenta progressivamente di dimensione e ciò provoca un rallentamento della digestione, poiché lo stomaco tende a spostarsi in alto.
Proprio per la pressione sul cardias, la capacità dello stomaco di trattenere i succhi gastrici diminuisce e ciò provoca la risalita dei succhi acidi, ovvero il reflusso.
I sintomi più comuni della cattiva digestione sono facilmente riconoscibili e sono:
- Bruciore di stomaco
- Sensazione di pesantezza
- Sensazione di gonfiore e tensione a livello addominale
- Nausea
La nausea in particolare è uno dei sintomi che più contraddistinguono la gravidanza, anzi, molto spesso è il primo segnale che il nostro corpo ci dà e che ci fa pensare ad una possibile gravidanza.
La nausea da gravidanza è causata da un ormone chiamato onadotropina, che aumenta esponenzialmente proprio nei primi tre mesi di gravidanza, per poi stabilizzarsi nei seguenti. Sempre nei primi tre mesi, la nausea è spesso accompagnata da altri piccoli fastidiosi disturbi, ovvero la stitichezza e la scialorrea, cioè la tendenza all’ipersalivazione.
Come si possono eliminare o alleviare i disturbi di stomaco durante la gravidanza?
Sebbene questi fastidiosi disturbi siano legati soprattutto ai cambiamenti ormonali e alla crescita dell’utero per ospitare il bambino, l’alimentazione gioca un ruolo chiave nella prevenzione e nell’alleviare i sintomi dolorosi legati ai disturbi di stomaco.
Soprattutto in gravidanza, occorrerà fare attenzione non soltanto a cosa si mangia, ma anche a come e quando si mangia:
- È importante, ad esempio, mangiare poco ma spesso, ovvero evitare di rimanere molte ore a digiuno;
- L’ideale è fare almeno 5 pasti al giorno, che devono essere leggeri, mai troppo abbondanti;
- Mai saltare i pasti o abbuffarsi in un pasto solo per compensare, poiché questo comportamento mette ancora più a dura prova un apparato digerente già affaticato;
- Le modalità di cottura sono molto importanti: meglio evitare di friggere e di condire abbondantemente i cibi. Prediligere invece la cottura al vapore e alla griglia;
- Scegliere cibi che siano facilmente digeribili, non elaborati o raffinati. Meglio optare per cibi freschi e di stagione e per cereali e farine integrali;
- Un consiglio è quello di tenere sempre a portata di mano, in borsa, dei biscotti secchi o dei crackers, in quanto aiutano ad assorbire i succhi gastrici e possono aiutare a bloccare la nausea appena questa si presenta;
- Eliminare il più possibile i cibi che irritano la mucosa gastrica, ovvero tutti i cibi speziati e le bevande eccitanti come il tè, il caffè e le bevande gassate.
Un rimedio naturale che ha un effetto calmante per lo stomaco, e non solo, è la camomilla. È vero che durante la gravidanza occorre fare attenzione al consumo di erbe e infusi, ma un consumo moderato di camomilla non solo è innocuo, ma anzi contribuisce al benessere generale della madre e del bambino.
Oltre all’alimentazione, anche il movimento è molto importante: fare un’attività fisica leggera ma costante può fare molto bene, perché aiuta a rilassarsi e contribuisce anche ad alleviare tutti i sintomi fastidiosi legati alla gravidanza, non solo quelli che colpiscono l’apparato digerente.
Praticare attività fisica specifica, come ad esempio lo yoga per gestanti, aiuta anche a respirare correttamente, e di conseguenza a digerire e a dormire meglio.
Anche una semplice passeggiata può avere effetti positivi sulla digestione: aiuta infatti a riattivare tutto il corpo, a mantenerlo dinamico, prevenendo così anche altri fastidi tipici della gravidanza, come i problemi di circolazione e le gambe gonfie o il mal di schiena. L’importante, come sempre, è praticare attività fisica dolce senza esagerare o affaticarsi.
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