La gravidanza è una condizione assolutamente fisiologica. Che si creda o meno alla “favola di Adamo ed Eva”, come cantava un noto cantautore, la donna ha sempre convissuto con questa sua peculiare prerogativa. Oggi però le cose sono cambiate. In realtà hanno iniziato a cambiare dall’avvento della medicina moderna, con un netto peggioramento durante l’emancipazione femminile.
Il business dietro la gravidanza
In questo periodo, gravidanza, parto e allattamento, hanno quasi smesso di essere una condizione fisiologica per diventare sempre più medicalizzati e meno naturali. Secondo recenti indagini, infatti, in molti paesi, sia europei che non, la gravidanza e il parto sono diventati una vera miniera d’oro per chi opera nel settore. Un business con un giro d’affari dalla portata inimmaginabile. Si comincia dai costi dei professionisti. Una visita ginecologica da un privato può costare in media dagli 80 ai 200 euro. Se poi si considera che, molto spesso, viene effettuata una visita al mese, si capisce subito la spesa durante i nove mesi di gravidanza.
Altre voci di spesa sono i controlli che vengono prescritti, la maggior parte dei quali assolutamente non necessari. Senza addentrarsi troppo nella polemica attuale del business che ruota attorno ai parti cesarei, si pensi solo al crescente numero di interventi degli ultimi tempi, solo in Italia le cifre superano di gran lunga quelle prospettate dall’OMS.
L’allattamento poi diventa un vero terno al lotto. Ormai le donne che allattano sono diventate una specie in via d’estinzione e sembra che avere il latte non sia più la norma, ma una vera fortuna. Anche qui gli interessi toccano cifre da brivido.
Il modello vincente della Svezia
C’è però chi dice no e non piega la testa alle lusinghe del dio denaro. La Svezia ha fatto una scelta totalmente contro corrente. Nel paese, infatti, a occuparsi di gravidanza, parto e allattamento sono esclusivamente le ostetriche che operano in modo totalmente gratuito. Durante i nove mesi di gravidanza le visite dal medico si riducono a una sola per un ultrasuono, ovviamente nel caso in cui la gravidanza prosegua senza complicazioni.
La Svezia va molto fiera dell’operato delle sue ostetriche e il tasso di mortalità infantile sembra dare ragione a questo modo di approcciare con la gravidanza e il parto: il paese ha, infatti, il tasso di mortalità infantile più basso in Europa subito dopo la Finlandia. In Italia si può comunque ricorrere alle cure delle ostetriche che però operano in quanto libere professioniste. A conti fatti la spesa è decisamente inferiore rispetto a quella da sostenere col normale iter di visite.
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