Uno studio pubblicato dall’Università norvegese di scienza e tecnologia sulla rivista Pediatrics evidenzia che i bambini che sono fisicamente più attivi, sono più felici e meno inclini alla depressione da adulti.
La relazione tra sport e salute mentale nei bambini
L’indagine pubblicata sulla nota rivista Pediatrics edita dall’American Academy of Pediatrics ha interessato 800 bambini dell’età di sei anni che fanno attività fisica in modo continuato e regolare.
I piccoli sono stati osservati per due anni e hanno mostrato di avere un immediato beneficio a livello fisico, ma anche di essere più sereni. Lo sport inoltre sembra garantire un benessere psicologico che perdura nel tempo. I bambini fisicamente attivi infatti diventano adulti più equilibrati e difficilmente si mostrano inclini alla depressione.
Lo studio conferma quindi che nei più piccoli, c’è uno stretto rapporto tra benessere fisico e psicologico. I bambini sportivi sono perciò più felici e sicuri di loro stessi e mostrano una riduzione anche degli stati ansiosi. Con il movimento infatti imparano a costruire una personalità più salda ed equilibrata che conserveranno da adulti.
La coordinatrice del progetto, Tonje Zahl suggerisce che l’esercizio fisico debba diventare uno strumento abituale nella cura e nella prevenzione della depressione in età pediatrica.
Lo sport fa vivere meglio gli adulti
La relazione tra benessere fisico e mentale negli adulti è stata dimostrata da uno studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry.
Alcuni ricercatori di diversa nazionalità hanno collaborato ad un progetto dell’Università brasiliana La Salle per verificare l’incidenza dello sport sulla depressione negli individui adulti. L’indagine della durata di sette anni, ha permesso di osservare 266.939 soggetti di entrambi i sessi.
Il risultato è che le persone più attive risultano più protette dalla depressione in ogni fascia d’età. L’attività sportiva infatti aumenta la produzione di due neurotrasmettitori principali del nostro corpo, GABA e Glutammato che si impoveriscono notevolmente nei soggetti depressi.
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