Un recente studio pubblicato dall’Università di Waterloo illustra come 4 anni sia l’età perfetta per prendere decisioni giuste.
Pare che i quattrenni siano in grado di ponderare meglio tutte le variabili rispetto ai bambini più grandi, che si lasciano influenzare da diversi fattori e ne trascurano altri.
A 4 anni si prendono le decisioni migliori
Lo studio appena concluso ha messo in luce che i bambini di 4 anni compiono le decisioni migliori. Man mano che si cresce, poi, si tende a trascurare alcuni fattori e dare maggiore importanza ad altri, mentre i piccoli sono in grado di compiere valutazioni meno condizionate.
Nei casi esaminati i bambini avevano a disposizione informazioni numeriche e informazioni sociali su cui basare le loro decisioni. I bambini di 4 anni hanno dimostrato di essere quelli in grado di valutare meglio tutti i fattori prima di compiere le loro scelte.
Sia i bambini che gli adulti più grandi invece scremano i dati a disposizione. Con l’aumentare dell’età le informazioni vengono assimilate in modo diverso ed elaborate in modo soggettivo, seguendo gli schemi che sembrano più sensati ad ognuno.
Scorciatoie e giudizi in adulti e bambini
Pare quindi che i quattrenni siano in grado di valutare in modo più completo tutte le opzioni a disposizione. Crescendo poi cominciano ad elaborare delle scorciatoie mentali e tralasciare i fattori che sembrano meno importanti, cosa che fanno regolarmente anche gli adulti.
Si tratta di meccanismi spesso inconsci, che permettono di risparmiare tempo ed energie soprattutto sulle decisioni meno importanti. Si tratta di un tratto importante negli adulti, spesso chiamati a prendere un gran numero di decisioni quotidiane senza avere il tempo di riflettere a fondo su ogni opzione.
Ovviamente utilizzare queste scorciatoie rende gli adulti più efficienti, ma li espone anche agli errori. I bambini di 4 anni risultano invece più riflessivi e capaci di valutare attentamente i diversi fattori, senza subire troppe influenze esterne.
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