Tornano le altalene a Mantova. La città lombarda aveva vietato il divertente gioco per bambini dall’ormai lontano 1985.
Tutte le aree verdi e i parchi giochi del comune mantovano sono rimaste prive di altalene da allora. Oggi a distanza di quasi 40 anni le altalene tornano a far divertire i piccoli cittadini mantovani.
Addio alle altalene, una scelta di sicurezza
Era stata una forse eccessiva attenzione alla sicurezza a spingere nel luglio 1985 l’allora sindaco mantovano Gianni Usvardi a vietare le altalene nei parchi di Mantova.
Una serie di incidenti che coinvolsero in quel periodo diversi bambini spinse il primo cittadino di allora alla difficile decisione di eliminare nuove installazioni di altalene nelle aree verdi cittadine e a far togliere quelle già presenti dai parchi del comune. Tutti i bimbi dovettero così dire addio ai giochi a dondolo protagonisti dei pomeriggi all’aria aperta.
Bentornate altalene
A quasi 40 anni di distanza da quella sfortunata decisione è oggi il nuovo sindaco di Mantova Mattia Palazzi a reintrodurre le altalene nei quartieri cittadini. Un provvedimento emesso nei giorni scorsi ha stabilito il ritorno del gioco a dondolo nei parchi mantovani, per la grande gioia dei bambini.
I prossimi interventi di manutenzione cittadina previsti dalla giunta comunale andranno a rivedere la struttura dei principali parchi giochi mantovani, e riporteranno all’interno di questi ultimi la grande protagonista del divertimento per i più piccoli: l’altalena. Il provvedimento del sindaco mantovano guarda con grande attenzione anche alla sicurezza dei bambini, e così accanto alla nuova introduzione delle altalene sono state studiate anche alcune misure atte ad evitare incidenti.
D’altronde le altalene oltre ad essere simbolo del divertimento per eccellenza hanno anche altri grandi benefici per i loro piccoli utilizzatori. Il movimento verso l’alto e la possibilità di staccare i piedi da terra permettono di aiutare a superare limiti e paure, ma agevolano anche l’equilibrio e le abilità motorie dei bambini. Inoltre l’alternanza tra chi spinge e chi è spinto mira a stabilire regole di comportamento e rispetto dei ruoli.
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