“I bambini hanno più risorse di quello che pensiamo”. Me lo ripeto spesso in questi giorni sospesi, un po’ perché lo penso, un po’ per farmi forza e non cedere alla tristezza di vedere mio figlio privato della Primavera.
Noi adulti siamo più insofferenti, me ne sono accorta subito: i bimbi all’inizio hanno amato passare del tempo in compagnia dei genitori, averne a disposizione per giocare: vivere la casa (fin quando la casa resta un ambiente sicuro e protetto) per loro è sempre una bella avventura.
Poi hanno iniziato a cedere. Sono stanchi, lo siamo tutti. Ma personalmente penso che più della “passeggiatina“, possa aiutarli il fatto di raccontar loro cosa sta succedendo, spiegare senza lasciarli in balia dell’ignoto, ridurre l’impatto che tutto questo sta avendo, e inevitabilmente avrà, sulla loro psiche non tenendoli all’oscuro ma includendoli.
Regalando loro una routine nuova, ma fatta di punti fermi che li aiuti a capire che questa non è una vacanza, ma un momento di vita diverso in cui, peraltro, abbiamo la grande occasione di viverci i nostri figli senza quella fretta, quella corsa frenetica, che caratterizza le nostre giornate.
Credo che tenerli con noi, vicini, attivi, coinvolti, sui nostri bimbi funzioni molto meglio dell’ora d’aria o almeno, nel mio caso è questo quello che sto sperimentando.
Una seconda maternità.
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