5 febbraio 2024 –
Da quando c’è stata la pandemia molti ospedali hanno limitato moltissimo le visite e la partecipazione della famiglia ad un evento così importante come la nascita di un bambino: mentre prima molti ospedali davano accesso ai papà alla sala parto, con il Covid e le misure sanitarie correlate si è giunti a una stretta.
Per cui ci chiediamo, se già i papà sono spesso esclusi da questo momento, è possibile per loro assistere al parto cesareo?
Papà in sala parto anche con il cesareo
La possibilità di assistere anche al parto cesareo è una nuova frontiera dell‘umanizzazione della medicina e del parto non naturale: un approccio sempre più diffuso, per cercare di rendere il momento più intimo e meno traumatico per mamma e bambino. I benefici sono innumerevoli, come vedremo più avanti, e uno dei punti salienti è anche la presenza del papà o della persona cara in sala parto.
L’Ospedale Sant’Anna sta inserendo questa pratica in modo strutturale nel reparto maternità: sotto la guida del direttore sanitario Dott. Umberto Fiandra, oltre a cercare di mantenere basso il tasso di cesarei, in linea con i dettami del Ministero della salute (attorno al 5%) offre anche un percorso speciale per i papà: saranno circa 500 interventi all’anno durante i quali è possibile la presenza dei padri in sala parto.
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Proprio pochi giorni fa, una giovane coppia ha inaugurato questo nuovo percorso: un papà di 33 anni, ha potuto essere presente al parto cesareo della sua compagna. La mamma, di 31 anni, ha dato alla luce un maschietto del peso di 2,870 chili.
Cesareo dolce: che cos’è?
Sempre più ospedali stanno cercando di limitare il ricorso al cesareo laddove non sia necessario, come da indicazione del Ministero della Salute. Tuttavia, vi sono casi in cui questo intervento diventa indispensabile per garantire il benessere della madre e del bambino.
Nei casi in cui il cesareo diventa una necessità, l’attenzione si focalizza non solo sulla sicurezza e l’efficacia delle cure per madre e neonato, ma anche sull’esperienza di accoglienza del nuovo arrivato. Ciò si realizza attraverso nuove pratiche più attente: Il bambino viene delicatamente estratto dall’utero materno in modo più lento, facilitandone l’adattamento alla vita fuori dal grembo in una transizione graduale e meno stressante. Inoltre viene favorito un bonding immediato con la mamma, tramite il contatto diretto pelle a pelle tra madre e bambino e l’incoraggiamento all’inizio precoce dell’allattamento al seno nelle prime ore dopo la nascita. Anche il taglio del cordone ombelicale, e il fatto che il bambino venga esaminato mentre è nelle braccia della mamma è una pratica che rassicura mamma e bebè insieme.
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Queste pratiche sottolineano l’importanza di un approccio che, oltre alla sicurezza clinica, promuova un’accoglienza calda e amorevole del neonato, favorendo l’instaurarsi di un legame precoce e significativo tra genitori e figlio. La presenza del papà in questo frangente assicura un’ulteriore passo verso un’umanizzazione del parto.
La sua presenza può comunque essere assicurata in vari gradi: partendo dalla presenza in sala di preparazione subito prima l’intervento, o nella sala risveglio dopo, e fino alla presenza diretta durante il cesareo. È importante notare, come ha giustamente osservato un papà, che la presenza in sala parto del papà potrebbe non essere adatta a tutti.
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Dove il papà può assistere al cesareo in Italia
Ribadendo che il cesareo dolce è possibile solo a certe condizioni, ovvero per parti cesarei programmati e non urgenti, ci sono già alcuni punti nascita in Italia che offrono la possibilità al papà di assistere anche a questa modalità di parto, con un’opportuna preparazione prima.
Per ora i punti nascita che hanno adottato il cesareo dolce sono molti, ed ecco dove è già possibile per i papà assistere al parto sono:
- Torino, Ospedale Sant’Anna
- Civitanova Marche
- Genova, Ospedale San Martino
- Treviso
- Pordenone
- Fabriano
- Roma, Policlinico Casilino
- Firenze, ospedale Careggi
È solo un elenco provvisorio, voi, avete altri punti nascita dove i papà possono essere presenti anche per il parto cesareo?
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