Sembra confermato che, secondo una ricerca, i secondogeniti sono più inclini a creare problemi e mettersi nei guai. Questo dipenderebbe dalle minori attenzioni concesse dai genitori.
Secondogeniti ribelli
Secondo una ricerca della MIT Sloan School of Management di Cambridge i secondogeniti sono mediamente più turbolenti e portati, rispetto ai fratelli maggiori, a creare problemi e mettersi nei guai, sia a scuola che con la giustizia.
Secondo i dati emersi e pubblicati nello studio, di natura puramente statistica, i secondogeniti hanno maggiori probabilità di essere sospesi o espulsi da scuola, sviluppare problemi con droga e alcol e comportamenti antisociali.
Questo dipenderebbe, secondo gli autori dello studio, dal diverso rapporto dei figli con i genitori. Il primogenito infatti può godere di un rapporto esclusivo con la madre, almeno fino all’arrivo del fratellino, cosa che a quest’ultimo è sempre preclusa.
Pare inoltre che la maggior parte dei genitori sia più apprensiva nei confronti del primo figlio e più permissivi con i seguenti.
Meglio i primogeniti o i secondogeniti?
Se dallo studio traspare che i secondogeniti sono più portati a creare problemi, questi ultimi risultano però più creativi e più sensibili dei fratelli maggiori.
Insomma, la primogenitura ha sia lati positivi che negativi ed essere il secondo nato in famiglia non è necessariamente un fatto negativo.
Secondo un’analisi di questi dati parte dei risultati dipenderebbe dai modelli di comportamento adottati: per i primogeniti il modello sono i genitori, e quindi degli adulti, mentre i secondogeniti crescono seguendo il fratello maggiore, quindi avendo come modello di comportamento altri bambini.
Il risultato sarebbe una maggiore impermeabilità alle regole, un più spiccato spirito di ribellione e indipendenza ma anche una più sviluppata creatività e capacità di affrontare avversità e problemi. Insomma i secondogeniti hanno più probabilità di essere delle teste calde, ma anche dei liberi pensatori .
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