Il coro dei bambini per incoraggiare il compagno malato di tumore : la storia di Vincenzo, un bambino di 10 anni che vive a Taranto.
Le forza dei bambini del quartiere Tamburi
Come tanti bimbi della sua città, purtroppo Vincenzo è stato colpito da una forma tumorale seria e rara: il linfoma linfoblastico primitivo delle ossa.
La diagnosi terribile è arrivata lo scorso dicembre e da allora Vincenzo sta subendo ripetuti cicli di chemioterapia. Al termine di essi, inizierà un trattamento di immunoterapia per affrontare un trapianto di midollo osseo. Per far ciò dovrà trasferirsi, con i genitori a Roma.
Vincenzo è originario del quartiere Tamburi di Taranto, tristemente noto per l’altissimo tasso di forme tumorali sviluppato da molti suoi abitanti, soprattutto bambini e giovani.
Il quartiere Tamburi ha un’anima grande ed anche questa volta lo sta dimostrando, facendo sentire la propria vicinanza a Vincenzo ed alla sua famiglia.
Qualche giorno fa gli amici del piccolo gli hanno preparato una sorpresa inaspettata e commovente: una ventina di bambini abitanti al Tamburi si sono presentati sotto le finestre dell’abitazione di Vincenzo e, non appena lui si è affacciato, hanno intonato un coro di incoraggiamento e sostegno al loro coraggioso compagno.
Un amore che commuove
Visti i suoi amici, il piccolo Vincenzo è rimasto senza parole, ma con i suoi occhi vivaci ed espressivi ha rivolto sguardi di gratitudine e riconoscenza ad ogni amico che si stava sgolando urlando il suo nome. Al termine di questo inatteso concerto, un applauso scrosciate è risuonato tra le mura del Tamburi e si sono levate in alto grida di: hip, hip, urrà!
Ancora una volta i più giovani hanno dato una lezione di solidarietà e coraggio ma anche di partecipazione agli adulti che continuano a minare alle radici la salute degli abitanti di Taranto, e del quartiere Tamburi in particolare, con le scelte scellerate che hanno guidato la gestione dell’ILVA in questi decenni.
La battaglia di Vincenzo e della sua coraggiosa famiglia è la battaglia di tutti e questi bambini lo hanno compreso, come forse neppure i grandi non sono riusciti e non riescono a fare.
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