Il gioco per i bambini è il pane quotidiano. Attraverso il gioco sperimentano, imparano, creano, crescono. Con il gioco realizzano i loro sogni ed esorcizzano le paure, dando libero sfogo ad una serie inesauribile di emozioni differenti.
Uno dei giochi più belli, per i bambini, già a partire dai 18 mesi, è quello del “far finta”. Fingendo di essere qualcun altro, interpretano un ruolo e si immedesimano nel personaggio scelto, pensando e agendo come lui. In questo modo si emulano gli eroi preferiti, si dà libero sfogo alle proprie passioni, ma si tirano fuori anche timori, paure e blocchi psicologici, vivendoli “dall’altro lato”.
In questi giochi “simbolici” i bambini sono artefici di ogni aspetto: non ci sono regole e tutte le varie fasi dello svolgimento sono intercambiabili. In particolare, controllando anche “come va a finire”, i bambini sono liberi di divertirsi senza ansia.
Con questo tipo di gioco, i piccoli rappresentano il proprio mondo e, in maniera inconscia e naturale, cercano di superare le proprie paure. Chi teme la scuola, ad esempio, giocherà a fare il maestro; chi ha avuto esperienze di ricovero in ospedale, interpreterà medici e infermieri… Con la crescita, poi, il gioco simbolico diventa di gruppo, vengono decisi ruoli e dinamiche da seguire (“facciamo che tu eri…”) e vengono spesso ricreate situazioni reali del mondo “dei grandi”. Anche il travestimento stimola la loro fantasia e aiuta a calarli meglio nella dimensione simbolica del gioco di ruolo.
Quindi, se i nostri bambini ci chiedono di aiutarli a diventare un pirata o una regina, anche se non è carnevale, non guardiamoli stralunati! Basterà un po’ di cartone usato per creare una spada o uno straccio vecchio per dar vita a un bellissimo mantello! Scopriremo anche noi quanto può essere divertente il riciclo creativo per creare oggetti di scena decisamente originali!
Osservando i bambini in questo tipo di gioco, stando attenti a non intervenire, impareremo molto del loro mondo interiore e potremo conoscerli meglio.
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