Bruno Munari (Milano 1907-1998), è stato uno dei più importanti e poliedrici artisti del Novecento, portando i suo i contributi in tutti i campi della creazione artistica, dalla pittura alla scultura, dalla cinematografia alla poesia. Ma non solo, è stato un personaggio cruciale anche per il mondo dell’infanzia.
Con il suo Metodo, inizialmente chiamato “Giocare con l’arte”, infatti, Munari vuole dire ai bambini “come fare” e non “cosa fare”. Il primo Laboratorio è stato organizzato alla Pinacoteca di Brera nel 1977. E fin dagli anni Settanta, il suo metodo attivo-scientifico suscita grande interesse sia in Italia che all’estero. Vicino all’approccio di Maria Montessori (“Aiutami a fare da me”), Munari applica i principi della “pedagogia attiva”, che non impone, ma stimola i bambini a scoprire da soli, sperimentando e creando in modo autonomo.
Le azioni didattiche pensate da Munari si ispirano a principi per lo più di origine orientale, espresse attraverso un linguaggio semplice e immediato, per essere compreso da tutti. L’arte va sperimentata e non raccontata a parole, perché solo “se faccio, capisco”. Il suo è un Metodo in progess, che si crea dalle azioni creative di ogni piccolo artista. “Semplificare è più difficile che complicare” ripeteva spesso Munari. Oggi il Metodo è legalmente registrato con la denominazione di “Metodo Bruno Munari®”.
Il pensiero di Munari è stato portato avanti nel corso degli anni e hanno portato alla nascita nel 2001 dell’Associazione Bruno Munari (ABM), a Milano. Scopo dell’Associazione è quella di promuovere laboratori per bambini della scuola primaria e diffondere il Metodo in Scuole, Musei e Biblioteche. Nel 2006, è stata inaugurata la prima edizione del Master in Metodologia Bruno Munari®, con l’attribuzione di 15 diplomi ad operatori artistico-culturali.
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