Il fotografo di origine svedese Jhoan Bävman, con le sue fotografie raccolte nel progetto Swedish Dads, vuole proporre un diverso modo di concepire e vedere dall’esterno un momento così delicato e importante come la paternità.
Lo scopo del progetto Swedish Dads di Bävman
Il fotografo Jhoan Bävman, per incoraggiare sia uomini che donne a condividere il tempo del congedo parentale in modo equo, ha avviato il progetto fotografico Swedish Dads.
In Svezia il congedo parentale è di 480 giorni in totale e di questi giorni almeno 60 devono essere obbligatoriamente adoperati dai padri. I giorni rimanenti possono essere divisi fra i genitori come meglio credono. Dopo la nascita del primogenito, Bävman ha cominciato a scattare foto a momenti di intimità degli altri padri che come lui condividevano con i figli quei primi momenti di vita. Gli scatto ottenuti mostrano quanto sia sempre più forte in Svezia l’uguaglianza di genere.
L’intesa di coppia è migliore se la cura dei figli è condivisa
Mentre il fotografo si trovava a casa con il suo bambino si è messo alla ricerca di testi dedicati alla paternità e ai genitori ma stando a quanto ha a affermato, non è riuscito a trovare testi che mostrassero quali potessero essere le difficoltà quotidiane da affrontare durante i primi mesi di vita dei bambini. Presto si è reso conto che stare a casa ad accudire i bambini piccoli è un vero e proprio lavoro a tempo pieno e non c’è nemmeno il giorno di riposo.
Bävman così ha pensato di mettere in piedi un progetto fotografico che mostrasse le continue difficoltà incontrate da lui ma anche dai suoi amici divenuti genitori da poco. Con Swedish Dads vuole sottolineare i fatto che se la cura dei figli viene condivisa da entrambi in genitori è più semplice capire le difficoltà del partner e riuscire anche ad andare d’accordo e venirsi incontro.
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