Il rinforzo è una tecnica nota nella psicologia comportamentale e si basa sull’idea che i comportamenti di un soggetto, in particolare un bambino, possano essere più o meno stimolati utilizzando dei rinforzi, positivi o negativi, come conseguenza di quelli stessi comportamenti.
Non si tratta soltanto di un interessante tema teorico da studiare, ma anche di una vera e propria tecnica educativa che tutti i genitori dovrebbero provare a mettere in pratica, per ottenere il massimo dai loro figli e generare un processo positivo di crescita e autostima.
La tecnica del rinforzo: che cos’è e perché si chiama così
Secondo un determinato filone della psicologia, chiamato comportamentismo, i comportamenti che un essere umano pone in essere tendono o meno a ripetersi in base agli stimoli esterni che nascono come conseguenza di quelli stessi comportamenti; il rinforzo non è altro che un gesto, una parola o un qualunque stimolo esterno che influenza il comportamento e fa si che esso si ripeta nel tempo.
I rinforzi positivi possono essere definiti come piccole ricompense a fronte di un comportamento virtuoso del bambino: ad esempio, se un bambino piange (comportamento) e come conseguenza di ciò la mamma lo prende sempre in braccio (rinforzo positivo), il gesto della madre si configura come stimolo positivo che indurrà il bambino a ripetere quel comportamento (ossia il pianto) per essere nuovamente preso in braccio.
Il rinforzo positivo può essere anche una lode per aver svolto un’attività, come ad esempio mettere in ordine i giochi, oppure una ricompensa anche simbolica per essersi comportato bene. Insomma è meglio lodare i momenti in cui fa qualcosa di positivo perché lo ripeta invece di rimproverarlo per le cose che non vanno. Ovviamente i “complimenti” non vanno fatti in maniera continua e prolungata, ma solo quando l’occasione lo richiede.
La tecnica del rinforzo nei bambini: perché è consigliata e funziona
Gli esperti di psicologia dell’infanzia sono ormai concordi nel ritenere che quella del rinforzo sia un’ottima tecnica educativa. Occorre premettere che, come in ogni cosa, non bisogna eccedere e deve essere fatto un accurato lavoro di selezione dei comportamenti del proprio figlio, per evitare di alimentare quelli dannosi o non funzionali alla sua crescita.
Bilanciare i rinforzi con i “no” è fondamentale, altrimenti il bambino crescerà nella convinzione che tutto gli sia dovuto.
Detto questo, la tecnica del rinforzo è molto utile soprattutto ogni volta che il bambino compie un bel gesto verso qualcuno, o mostra di aver compreso un concetto importante: in questo caso l’introduzione di un rinforzo positivo, sia verbale che gestuale, è un ottimo modo per premiarlo.
Ciò genererà un processo di crescita nel bambino, che piano piano continuerà a compiere quel gesto non per senso del dovere o per la volontà di accontentare il genitore, quanto piuttosto per la soddisfazione generata dal rinforzo.
Azioni come dire per favore o grazie, fare i compiti o salutare le persone adulte faranno parte del quotidiano del bambino, che grazie a un semplice rinforzo (come il bacio della madre) aumenterà anche il proprio autocontrollo e la percezione di se stesso.
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