Sono già passati due anni da quella che è stata considerata una vera e propria rivoluzione nel campo dell’infertilità: infatti anche in Italia nel 2014 era stata ammessa la fecondazione eterologa.
Il punto della situazione 2 anni dopo
Diversamente da quello che ci si aspettava, però, l’eterologa non è decollata. Dopo 24 mesi sono appena 20 le donazioni fatte dalle donne.
Anche la soluzione egg sharing (che detta così fa un po’ impressione) di donazione da parte di quelle donne che avevano già subito una stimolazione ormonale ha visto offrire i propri ovuli da parte di un centinaio di donne.
Ilaria D’Amico dice la sua
La nota giornalista Ilaria D’Amico da anni si spende su questo tema e afferma:
«Sarebbe un atto di generosità enorme che consentirebbe a un’altra donna di diventare mamma. Sono sicura che se ci fosse più informazione in tante lo farebbero. »
Secondo Eleonora Porcu, responsabile del Centro di procreazione medicalmente assistita del policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove c’è una lista d’attesa di 270 donne, una soluzione potrebbe essere un rimborso, come fanno in altre parti d’Europa.
E voi che ne pensate?
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