Come ricordano psicologi ed educatori, imparare e giocare non sono due momenti distinti ma spesso coincidono: soprattutto nei primissimi anni, i più piccoli imparano continuamente e i genitori dovrebbero aiutarli a conoscere il mondo che li circonda strutturando ogni esperienza alla stregua di un gioco.
Non è raro però che mamme e papà si preoccupino più delle conseguenze dell’attività ludica in sé (il disordine, la confusione, il pasticciare col cibo) che dei benefici che ne trarrebbero i bimbi: ecco quindi di seguito delle attività che rendono divertente l’apprendimento del bambino.
Coinvolgere i bambini in cucina e “disegnare col cibo”
Innanzitutto, il cibo non va solo mangiato, dato che i bambini possono farne esperienza in due modi creativi. Il primo, più classico, consiste nel coinvolgerli nella preparazione di biscotti o torte: tra acqua, farina e impasti si divertiranno e pazienza se rimarrà un po’ di disordine.
C’è un’altra attività che riguarda l’esperienza sensoriale (tattile e olfattiva) che i più piccoli fanno del cibo: si dispongono su un piano di lavoro ortaggi e frutti che il bambino inizierà a toccare, disponendoli a piacere o “disegnando” qualcosa in base a forme e colori; inoltre, e non è un aspetto secondario, dopo averci giocato sarà anche più invogliato a mangiare quell’alimento che prima non conosceva e rifiutava.
I giochi per avvicinare i bambini all’arte
Come abbiamo visto, è facile stimolare la creatività dei bambini con semplici attività: utilizzando quello che si ha in casa, li si avvicina all’arte e si fa scoprire loro la pittura e la musica.
Se si vuole evitare che dipingano con i colori a tempera, spesso contenenti sostanze non ecologiche, si può ricorrere alla pittura con le dita mediante lo yogurt (e non delle creme che li tenterebbero con sapori dolci); basta un vasetto che contenga lo speciale “colore” e un foglio per farli sbizzarrire senza correre il rischio che imbrattino muri o superfici.
Inoltre, dal momento che i bimbi sono spesso attratti dai suoni, è possibile creare degli strumenti musicali. Cannucce, bicchieri di plastica e vasetti (ripieni di sabbia o sassolini) daranno vita a una piccola orchestra: così facendo, si educa il loro udito alle sonorità e magari si può anche cantare sulle note di queste improvvisate melodie.
Altre attività ludiche per imparare giocando
Altri due esempi di giochi educativi sono quelli legati al bagnetto e alla riscoperta degli oggetti della quotidianità.
Nel primo caso, si rende interessante il momento di entrare in vasca con un trucchetto: si riempie quest’ultima con acqua tiepida e dei cubetti di ghiaccio che scivoleranno via quando il bambino proverà a prenderli; in tal modo si migliora la coordinazione dei movimenti e anche quella tra gli occhi e le mani. La seconda attività si ricollega al fatto che a volte i bambini sono attratti dai pacchi più che dal loro contenuto: dunque si può riutilizzare una scatola a mo’ di “forziere del tesoro” in cui inserire i giocattoli e oggetti che ama e farglieli riscoprire di volta in volta.
Infine, non vanno dimenticati i giochi con la plastilina (ricreata anche in casa attraverso ingredienti da cucina), che stimolano le capacità sensoriali del bambino.
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