Arriva dal Piemonte la notizia che l’11% delle mamme sono state costrette a lasciare il lavoro per poter seguire i figli con la didattica a distanza. A dirlo è la sezione del Piemonte di Save the Children, che lancia un allarme contro la dispersione scolastica e non solo.
La Dad costringe molte mamma a restare a casa
Il perdurare dell’emergenza Covid e con essa la necessità di tenere a casa i ragazzi delle superiori con la conseguenza di dover seguire le lezioni tramite la didattica a distanza ha voluto dire per molte madri dover scegliere se andare a lavorare o restare a casa e seguire i propri figli. Come riferito da Enrica Bertero, portavoce di Save the Children Piemonte, per molte di loro è stato necessario abbandonare il posto di lavoro e supportare i figli con la Dad. La situazione ha colpito maggiormente le fasce più deboli, dove la Dad ha creato dei veri e propri disagi psicologici tra i ragazzi, accompagnati da difficoltà di apprendimento e concentrazione. L’Unicef, per voce di Marta Fiasco, ha inoltre evidenziato come l’abbandono del lavoro e seguire i figli con la Dad abbia fatto cadere molte madri in depressione.
L’Università di Torino lancia il progetto “Volontari per l’educazione”
Per venire incontro ai numerosi ragazzi piemontesi che loro malgrado si sono venuti a trovare in questa situazione di difficoltà, Save the Children insieme all’Università di Torino hanno lanciato il progetto Volontari per l’educazione. In sostanza , si tratta di un’iniziativa che si propone l’obiettivo di trasformare il più alto numero possibile di studenti universitari in volontari da affiancare a tutti quei studenti o studentesse che si trovano in difficoltà con la Dad. Saranno poi i vari istituti scolastici a segnalare alle Università i nominativi dei ragazzi/e bisognosi d’aiuto.
Oltre a ciò, Save the childrens ha pensato di fornire al personale docente e agli studenti un vero e proprio aiuto psicologico attraverso la creazione di un gruppo di supporto.
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