A Ranchi, una città nello stato dello Jharkhland, nel nord dell’India è stata fondata una scuola denominata Yuwa (in indiano “gioventù”) per poter salvare le bambine dall’analfabetismo e dalle nozze precoci.
Le bambine di questa comunità hindi possono essere salvate dal destino che sarebbe spettato loro, una vita senza istruzione e piena di violenza. Yuwa è un’iniziativa ideata da Franz e Rose Gastler, americani. Essa è una parte del progetto attivato diversi anni fa’ dalla Fondazione Laureus che si chiama Sports for Good, attivo in 40 Paesi e con alcuni tra i più grandi atleti del mondo che ne sono i testimonial.
Il calcio come mezzo per l’indipendenza
La scuola di Yuwa in dieci anni è cresciuta, si è evoluta. Ci sono tutti i presupposti perché la scuola possa diventare un college e formare a livelli molto alti di istruzione queste ragazze. Il tutto è basato sul calcio, uno sport semplice ma efficace per poter insegnare alle ragazze i valori, quelli buoni.
Sono i valori di una società moderna che apprezza le donne, che le pone sullo stesso piano degli uomini e che permette loro di ottenere concretamente un’indipendenza. Ad oggi, le ragazze che hanno iniziato nel 2009 hanno ottenuto il patentino per diventare coach e creare le proprie squadre con ragazze più giovani che stanno entrando adesso a far parte di questo mondo.
Ormai, il loro obiettivo non è più quello di trovare un marito, di subire violenze famigliari, nei casi peggiori, ma quello di crescere personalmente e sportivamente per giocare all’estero.
Sports for Good in Italia
Anche in Italia è attivo il progetto che si occupa in diverse città di sollevare problematiche come il bullismo e l’integrazioe culturale. Lo scopo è quello di sconfiggere i problemi creando una comunità che ha come punto d’incontro il tema dello sport. E’ interessante notare che l’associazione è attiva a Milano, Roma, ma soprattutto a Napoli, dove sussistono tutt’oggi problematiche sociali come la criminalità organizzata ed il degrado economico.
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