Il desiderio di avere un altro bambino a volte può essere difficile da realizzare. Si parla, in questi casi, di un disturbo definito infertilità secondaria che colpisce molte coppie dopo una prima gravidanza serena e terminata con la gioia della nascita di una nuova creatura.
Le cause dell’infertilità secondaria
Il problema di non riuscire a concepire il secondo figlio è molto diffuso: i motivi all’origine della questione sono molti e di varia natura. Uno dei tanti è proprio l’età. L’orologio biologico è davvero crudele, non aspetta niente e nessuno e dopo i 35 anni diventa sempre più complicato generare, proprio perché c’è un rallentamento delle funzionalità dell’apparato riproduttivo. In altri casi può influire la qualità dello sperma o una disfunzione ovarica, quindi non è dovuto soltanto da uno dei due genitori.
Tra le cause di questo disturbo ci sono anche le Tube di Falloppio ostruite, l’endometriosi, dei fibromi uterini, una mancata cura di infezioni dovute alla presenza di malattie sessualmente trasmissibili o a uno scompenso ormonale. Anche un periodo di forte stress e un aumento di peso possono contribuire a rendere difficile l’arrivo di un secondo bambino.
Le soluzioni per l’infertilità secondaria
Se dopo un periodo di rapporti sessuali non protetti, che può variare dai 6 mesi a un anno, non si hanno risultati o se si hanno continui aborti spontanei è bene rivolgersi ad uno specialista del settore. Questi indicherà tutti gli esami che i genitori devono fare per capire le origini del problema. Una soluzione potrebbe essere la stimolazione ovarica o l’inseminazione intrauterina, ma a volte basta anche una dieta equilibrata e una vita più tranquilla a dare all’organismo un nuovo ritmo e a mettersi in moto.
Esiste, però, anche un 10% di casi in cui non si riesce a trovare un motivo per tale infertilità. L’importante, quando questo avviene, è non farsi prendere nei sensi di colpa e attendere.
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