Adulti o bambini, la paura di aghi e iniezioni può manifestarsi a qualsiasi età, e per qualcuno anche un semplice prelievo di sangue rischia di diventare un appuntamento carico d’ansia. Ma una soluzione per esorcizzare il dolore sembra esserci: basta trattenere il respiro e passa la paura. E non si tratta di un consiglio delle nonne, ma dei risultati di una ricerca condotta dall’Università di Jaén, in Spagna.
Il team di studiosi guidati dal professor Gustavo Reyes del Paso ha preso in esame 38 persone, che sono state sottoposte a una piccola prova di sopportazione del dolore: i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti all’esperimento di trattenere il respiro mentre le unghie delle loro mani venivano schiacciate per 5 secondi. Stando ai risultati, chi si è sottoposto al test trattenendo il respiro avrebbe sentito meno fastidio: in questo caso, infatti, il livello di dolore percepito è sceso di mezzo punto (da 5,5 a 5, su una scala di 10) rispetto alla stessa prova effettuata respirando regolarmente.
Lo studio sembra dare una conferma scientifica a un meccanismo che scatta istintivamente quando siamo davanti a situazioni che percepiamo come dolorose. Inoltre, che la respirazione sia importante nella gestione del dolore lo sanno bene le mamme che hanno frequentato un corso di preparazione al parto.
Cosa scatta quindi nel nostro organismo quando tratteniamo il respiro? Succede che la pressione sanguigna aumenta e parallelamente si attivano dei recettori sensoriali che rendono il sistema nervoso meno sensibile verso gli stimoli dolorosi. Questo spiegherebbe anche il perché le persone che hanno la pressione alta presentino una soglia di sopportazione del dolore più elevata.
Ma c’è anche chi contesta i risultati dello studio, sostenendo che trattenere il respiro potrebbe essere non solo inutile ma anche controproducente, perché aumenta la tensione muscolare e può quindi acuire il dolore.
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