Questo articolo non è un articolo sul bullismo. Con questa premessa introduciamo un argomento sensibile per ogni mamma senza addentrarci nel tema più vasto della prevaricazione e la violenza tra bambini.
La nostra intenzione è quella di darvi qualche suggerimento per insegnare ai figli a difendersi nei luoghi che frequentano in assenza dei genitori, e quindi alla ludoteca o all’asilo, ma anche più grandi alla scuola materna.
I bambini dal carattere molto buono, i figli unici che stanno poco a contatto con altri bimbi, e in generale chi si sta affacciando alla vita in punta di piedi, può scontrarsi con la prima battaglia della sua giovane età: i piccoli soprusi dai compagni più forti.
Una spinta di troppo, un morso dato anche per giocare e non per il solo scopo di fare male, piccoli dispetti e gelosie, la prevaricazione per avere tutti i giochi che andrebbero condivisi, la tirata di capelli.
Per la mamma venire a conoscenza di certi atteggiamenti è un tuffo al cuore. Sapere che il proprio figlio è stato vittima della più semplice mancanza di rispetto, perché non vogliamo utilizzare il termine violenza che in questo caso è poco adatto, impensierisce e preoccupa.
Che cosa fare allora?
C’è solo una soluzione: il genitore deve insegnare ai bambini a difendersi dai compagni più forti. Il che non significa essere ineducati o rispondere con impeto ad un attacco. Insegnare ai bambini a difendersi equivale a:
- Evitare di stimolare la violenza nel bambino con istigazioni o stimoli negativi
- Educare a utilizzare il dialogo
- Spiegare al bambino che non bisogna cercare il conflitto e lo scontro per motivi leggeri come la scelta di un gioco. Il bambino deve capire che è inutile contendersi un oggetto quando all’asilo ce ne sono tanti altri con cui giocare.
Infine, è bene spiegare al proprio figlio, soprattutto quello più grande, che quando nascono problemi con i compagni, il suo punto di riferimento deve essere sempre l’educatrice, che ha il ruolo di spiegare ai due bambini la situazione più corretta in quel momento.
Il video della settimana
Importante che la piccola vittima sia serena capendo che sono atteggiamenti transitori, comunque sapersi difendere non va mai male , mai essere la prima ad attaccare. Ruolo dell educatore importante, il problema è che hanno 24 bambini x classe con 2 turni di 5 ore nella scuola pubblica!!
Mio figlio è la classica vittima che non reagivase il bulletto lo picchia. Pure se più piccolo. Di lui. veniva picchiato da e si metteva a piangere e lo diceva balla maestra.Dopo diverse situazioni negative ho deciso che bisognava dire basta.ora Gli dico di reagire e se riceve un pugno invece di piangere deve atterrarlo e dargliele. Solo così il bullo impara che non sei un pungingball a sua disposizione. Non si può sempre va essere vittima
Hai risolto in questo modo