Insegnare ai propri figli a chiedere scusa quando commettono un errore, anche obbligandoli a compiere un atto che spesso non capiscono neppure, è la scelta giusta?
Secondo alcuni ricercatori e pedagogisti questa soluzione può essere controproducente e avere anche effetti negativi. I genitori dovrebbero sempre prediligere un approccio diverso, basato sull’educazione all’empatia per far sì che le scuse siano sincere.
Obbligare a scusarsi è sbagliato
Obbligare il proprio figlio a chiedere scusa in caso di errori o qualche parola fuori posto non è la scelta migliore: nonostante da sempre i genitori applichino questo metodo educativo, i pedagogisti e diversi ricercatori che studiano il comportamento dei bambini sono arrivati alla conclusione che l’imposizione di un atteggiamento del genere non solo è poco proficuo nell’educazione dei più piccoli ma rischia di rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Secondo gli studi più recenti, ai figli bisognerebbe insegnare a sviluppare un atteggiamento empatico verso il prossimo, in modo da comprendere le emozioni dell’altro e a rispettarle, evitando quindi di ripetere un errore.
Rendere più consapevoli i bambini
L’approccio all’empatia ha preso il sopravvento nelle recenti teorie pedagogiste, dopo che una serie di studi ha mostrato l’evidenza che forse tutti noi sapevamo già: i bambini costretti a chiedere scusa in realtà lo fanno solamente perché viene loro imposto, ma di fatto continuano a pensare di non aver sbagliato affatto. Di conseguenza i bambini non comprendono l’errore e sono portati a ripeterlo.
Dunque obbligare i bambini a fare qualcosa ha anche una forte valenza diseducativa dato che li induce a chiudersi a riccio, mentre l’ideale sarebbe rendere i nostri figli maggiormente consapevoli di chi sta loro intorno sin da piccoli.
In una di queste ricerche, ad esempio, hanno chiesto ad un gruppo di bimbi di età compresa tra i 4 e i 9 anni di osservare alcuni coetanei in tre diverse situazioni, ovvero quando si scusavano senza essere obbligati, quando porgevano le scuse in modo sincero (ma indotti da qualcuno) e infine quando lo facevano solo perché costretti.
Educare i più piccoli all’empatia
Dai risultati del test è emerso che gli “osservatori” sapevano capire subito quando le scuse erano sincere: per quanto riguarda i bimbi che si scusavano sinceramente, questi provavano emozioni negative per via del senso di colpa, cosa che non accadeva per coloro che invece erano obbligati.
Inoltre, i ricercatori hanno indagato anche il comportamento delle “vittime”: anche se ancora piccoli, i bambini sapevano riconoscere le scuse sentite da quelle false e nel primo caso hanno candidamente ammesso di essersi sentiti meglio nel riceverle.
Quindi ecco perché è importante educarli all’empatia: come sottolineano i pedagogisti, chiedere scusa per uno sbaglio è comunque importante, ma il genitore dovrebbe prima di tutto spiegare con calma il loro errore e poi farli immedesimare nelle emozioni che hanno provocato nella loro “vittima”, dando più importanza all’insegnamento che a una imposizione, che spesso si rivela inefficace e dannosa nel processo di crescita.
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