Il ciuccio è senza dubbio uno strumento molto amato dai genitori, per placare il bambino nel momento in cui inizia a piangere o deve addormentarsi. In genere l’uso del ciuccio non comporta grandi fastidi, soprattutto se lo si mantiene strettamente riservato al primo anno e mezzo di vita massimo due anni. Potrebbe però accadere che un uso molto prolungato del ciuccio soprattutto nel corso della notte, dia adito a delle irritazioni che compaiono ai lati della bocca. Siamo di fronte a quella che viene definita irritazione da ciuccio.
Ma cosa è successo? Il nostro bambino è diventato improvvisamente allergico al materiale del ciuccio? In realtà il vero colpevole non è il ciuccio stesso: infatti il materiale con cui è realizzato che di solito è silicone, è fatto apposta per evitare allergie, e quindi non è in grado di provocare particolari fastidi alla pelle intorno alla bocca del piccolo.
Però, come dicevamo all’inizio, se lui dovesse fare un uso particolarmente prolungato, soprattutto nel corso della notte, c’è il rischio che la saliva emessa dalla bocca del piccolo rimanga “bloccata” all’interno del ciuccio e possa creare dei fastidi.
La pelle allora appare più rossa, lucida e screpolata, e sicuramente può dare fastidio al nostro piccolo. Se il fastidio dovesse continuare è il caso di parlarne con il pediatra per farsi consigliare immediatamente una crema in grado di andare a contrastare gli effetti dell’irritazione. Senza dubbio la soluzione migliore è quella di togliere il ciuccio per qualche giorno. Ovviamente si tratta di una soluzione complessa, ma se pensiamo che nel nostro caso non sia fattibile, almeno bisognerebbe fare uno sforzo di controllare il bambino nel momento in cui si addormenta e andare a togliergli il ciuccio incriminato per evitare che passi tutta la notte con la saliva contatto della pelle.
Con qualche piccola attenzione sarà quindi possibile evitare che l’irritazione da ciuccio possa peggiorare o addirittura diventare cronica.
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