Il video dell’orrore ha già fatto il giro del web: tre prigionieri siriani, accusati di essere delle spie curde, sono stati uccisi al grido di “Allahu Akbar” (Dio è il più grande), da tre bambini assoldati dall’Isis, il più piccolo dei quali ha solo 4 anni; gli altri 2, invece, hanno rispettivamente 9 e 13 anni.
Addestramento e lavaggio del cervello: la triste sorte dei bambini del califfato
Non è la prima volta e non sarà l’ultima che i cosiddetti “cuccioli del Califfato” vengono trasformati in boia senza scrupoli per giustiziare i nemici dell’Isis.
I bambini che vivono nei territori occupati dalle milizie dello Stato islamico vengono indottrinati sin da quando muovono i primi passi, impedendo loro di vivere la spensieratezza e la gioia che dovrebbero contraddistinguere l’infanzia. Prima di essere trasformati in veri e propri combattenti, ai piccoli vengono insegnati i precetti della jihad e a decapitare i propri nemici, simulando il terribile atto con delle bambole.
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