Se in fatto di tecnologia e infanzia pensavate di averle sentite tutte, questa potrebbe giungervi nuova: il braccialetto elettronico, con sistema GPS, che localizza il bambino.
KizOn, questo il nome tecnologico, è prodotto dalla LG e, dopo il debutto in Corea, nei prossimi mesi arriverà anche in Europa e nel Nord America: disponibile in due colorazioni (blu per i maschietti e rosa per le femminucce), permette non solo di rilevare l’esatta posizione del bambino, ma anche di telefonargli direttamente in caso di emergenza.
In prima battuta verrebbe da dire che sia una bella trovata non solo per le mamme ansiose, ma per tutte noi: a chi non è capitato di perdere di vista il proprio angioletto al parco giochi e di farsi venire il mal di testa a scandagliare il volto dei mille altri bambini, tutti alti uguali e con magliette plausibilmente simili a quelle laviamo ogni giorno?
Se da una parte, KizOn potrebbe rendere più facile la vita alle mamme del XXI secolo, dall’altra sappiamo bene che la tecnologia non è così affidabile come sembra: e se il braccialetto si scaricasse nel momento del bisogno? E se lo dimenticassimo a casa? Oltre a queste due ipotesi assolutamente plausibili, perchè non parlare di quando saremo in spiaggia: non si potrà certo sperare che l’aggeggio resista ai giochi turbolenti fatti in riva al mare…
Insomma, KizOn potrebbe essere una bella idea, ma il rischio è che le mamme si abituino troppo all’idea di avere un dispositivo che colmi le loro lacune di sorveglianza: al parco, in spiaggia o al supermercato è sempre meglio non abbassare mai la sorveglianza su cosa e dove sia il nostro bambino, potenzialmente in pericolo fra estranei e oggetti che potrebbero fargli del male.
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