Il Presidente della Repubblica Mattarella ha nominato trenta nuovi Alfieri della Repubblica e tra questi c’è Alexander, un bambino di Città di Castello che si è distinto per aver aiutato un rifugiato ucraino che scappava dalla guerra.
L’amicizia tra Sasha e Alexander premiata da Mattarella
Un rapporto di amicizia nato da un gesto di solidarietà; è questo il merito del giovane Alexander, un bimbo di Città di Castello, che ha saputo creare un profondo legame con Sasha, il suo compagno di classe ucraino rifugiatosi in Italia con la famiglia per scappare dagli orrori della guerra.
Il piccolo Sasha, infatti, è stato ospitato da una famiglia italiana per diversi mesi, durante i quali si è creato un forte legame con Alexander, nato da madre russa, che ha accolto con calore il suo coetaneo in difficoltà.
Il Quirinale ha pertanto conferito al piccolo Alexander “l’Attestato d’onore di Alfiere della Repubblica”, un riconoscimento per il comportamento esemplare che ha dimostrato in questa circostanza, soprattutto per il fatto di aver accolto calorosamente questo bimbo e aver dimostrato che il senso di fratellanza supera ogni tipo di divisione e limite geografico.
I nuovi Alfieri premiati da Mattarella
Sono trenta i nuovi Alfieri della Repubblica premiati dal Presidente Mattarella che, proprio come il giovane Alexander, si sono distinti per le azioni emblematiche a sostegno delle comunità più bisognose.
Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, ha voluto a esprimere il suo orgoglio per il premio ricevuto dal piccolo Alexander, prendendolo ad esempio per le generazioni più giovani che hanno saputo dimostrare quanto il loro senso di pace e solidarietà sia nettamente superiore rispetto a quello dei potenti della terra.
Sasha e Alexander, infatti, condividono la stessa età e la medesima classe ed è proprio dai banchi di scuola che il loro rapporto si è evoluto ed è diventato molto profondo, tanto da diventare inseparabili.
Il Quirinale, dunque, ha voluto premiare il ruolo di Alexander come mediatore culturale; egli ha agevolato l’inserimento di Sasha nella scuola, facendolo sentire accolto e garantendogli quel senso di normalità che da troppi mesi è seriamente minato dalla guerra.
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