Leonardo Fabbretti, architetto di Foligno, ha perso suo figlio Dama, originario dell’Etiopia, lo scorso settembre, a causa di una malattia incurabile.
Oggi l’uomo sta conducendo una personale battaglia per recuperare parte dei ricordi legati al figlio e custoditi all’interno del suo iPhone. Non possedendo il codice di accesso al telefono, infatti, Fabbretti si è rivolto alla Apple, ma l’azienda di Cupertino glielo ha ha negato.
“Quando guardo quel telefonino spento penso a una porta chiusa”
Il papà del giovane Dama, adottato nel 2007, dopo che il ragazzo aveva trascorso un intero anno in strada, vorrebbe poter sfogliare la galleria di immagini dell’iPhone 6 di suo figlio e leggere gli ultimi messaggi che aveva inviato ai propri amici.
Per l’uomo, in altri termini, avere accesso allo smartphone di Dama significherebbe sentirlo per un attimo ancora vicino.
Rigide normative e buon senso
In questo caso è lecito domandarsi dov’è il confine tra rigide normative e buon senso? Non sarebbe forse il caso che la Apple tornasse sui propri passi e venisse incontro alla richiesta di un padre addolorato?
Il video della settimana
Ogni giorno una notizia del “Cavolo” ci si mette pure Apple adesso,un’altra guerra……x modo di dire…!!!
Penso che Apple in questo caso potrebbe cedere e sbloccare il telefono.