Il festeggiamento dei patroni di Roma, i Santi Pietro e Paolo, può essere un’ottima occasione per trasformare l’evento in un gioco istruttivo con il proprio bambino.
In primo luogo infatti si può raccontare al bimbo la leggenda che ruota intorno ai Santi, i quali arrivarono nella capitale a bordo di una barca.
In secondo luogo poi si può coinvolgere il bambino nella costruzione della ‘barca di San Pietro‘, che rievoca ogni anno la magia di quell’evento.
È proprio quello che scopriremo insieme in questo articolo, nel quale narreremo la leggenda che si cela dietro la famosa barca di San Pietro, e soprattutto di come realizzarla con i bambini.
La barca di San Pietro: il significato di questa antica tradizione
La prima cosa che si può fare per incuriosire i bambini, è raccontare loro della leggenda che vuole i patroni di Roma arrivare a bordo di un’imbarcazione, proprio il 29 giugno.
In questa data, da secoli, è usanza onorare e celebrare quell’evento costruendo una piccola barchetta. La magia di questa tradizione però sta anche nel fatto che a seconda di come la barchetta veniva realizzata, i contadini di un tempo erano in grado di prevedere l’esito dei raccolti.
Le vele aperte indicherebbero giornate di sole, la pioggia invece si manifesterebbe con vele chiuse e strette. Un bellissimo risultato, con un bel veliero prometterebbe un’annata favorevole.
Ecco perché la realizzazione della barca di San Pietro non è solo un gioco, ma un vero e proprio esperimento da fare con i bambini.
Come realizzare la barca di San Pietro con i bambini
Il principio che sta dietro questo affascinante esperimento è la dinamica dei fluidi. Certo, non si può spiegarlo in questo modo ai bambini, ma porre il tutto sotto l’ottica del gioco li aiuterà a comprendere chiaramente un principio scientifico in maniera intuitiva.
Quello che occorre per costruire la barca di San Pietro è:
- una bottiglia di vetro
- dell’acqua
- un uovo (solo l’albume)
Tutto qui: questo è il necessario per creare una vera magia.
Una volta preparato l’occorrente, si potrà chiedere al bimbo di riempire per tre quarti la bottiglia con l’acqua.
Dentro la bottiglia si metterà quindi l’albume dell’uovo (se il collo della bottiglia è stretto, si può optare per un vaso di vetro).
Insieme al bimbo, si metterà il vaso sul davanzale di una finestra, dove lo si lascerà per tutta la notte.
Al mattino saranno comparse delle piccole ‘vele’, che ricorderanno il viaggio dei Santi.
Spiegazione scientifica del fenomeno della barca di San Pietro
Nulla potrà eguagliare gli occhi estasiati di un bambino alla vista di quelle piccole vele al mattino.
Se il bimbo è piccolo, si può anche lasciarlo vivere questa magia, mentre se il bambino è più grande gli si può spiegare semplicemente che l’uovo, nel corso della notte, è aumentato di densità.
Allo stesso tempo il calore del davanzale ha scaldato l’acqua.
Questi due fenomeni combinati fanno sì che l’uovo depositi sul fondo dei filamenti, le vele appunto.
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