12 dicembre 2023.
La salute dei figli è una delle principali preoccupazioni dei genitori.
In Italia, tuttavia, la cura dei figli è ancora una responsabilità prevalentemente materna. Lo dimostrano i dati.
L’indagine di UniSalute e la disparità di genere nella cura dei figli
Da un’indagine di UniSalute, realizzata da Nomisma nel febbraio 2023 su 1.200 individui, selezionati in base a età (18-75 anni), sesso e area geografica, con un focus particolare sulle province di Milano, Torino, Padova, Bologna e Napoli, emerge che il 91% delle madri italiane dice di occuparsi attivamente della salute dei figli, mentre solo il 45% dei padri dice di gestire questo ambito della vita familiare.
In appena il 35% delle famiglie, quindi, la cura dei figli è condivisa tra i due genitori. Il dato che salta all’occhio, quindi, è quanto la cura dei figli in Italia resti ancora una responsabilità della madre.
Fonte: UniSalute.it
I motivi per cui ci si rivolge al pediatra privato
In caso di malattia dei figli, il pediatra di libera scelta resta il punto di riferimento per la maggior parte delle famiglie (56%), ma circa una famiglia su tre si rivolge almeno qualche volta a un pediatra privato.
I fattori che spingono le famiglie a ricorrere a un pediatra privato sono principalmente:
- i tempi di attesa più brevi (34%)
- la maggior facilità di contatto con il medico (32%)
- la possibilità di svolgere le visite a domicilio (31%).
In particolare, la scarsa disponibilità per visite a domicilio è il principale limite che le famiglie riscontrano nel rapporto col pediatra di libera scelta (54%), seguito dalla mancanza di disponibilità a svolgere visite nel weekend (51%) e dalle difficoltà a contattare il pediatra e a prenotare i controlli (36%).
Infine, secondo l’indagine, si preferisce passare dalla sanità privata anche per alcuni controlli più specialistici: nell’ultimo anno, ad esempio, solo una famiglia su cinque ha fatto svolgere ai figli una visita oculistica con il servizio pubblico.
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