La gravidanza, se vissuta in buono stato di salute e in totale serenità, non può essere sinonimo di sedentarietà e stasi forzata.
Una delle attività fisiche più consigliate in questa delicata fase della vita di una donna è la danzaterapia, che comporta moltissimi vantaggi.
Essa è una forma artistica di movimento che aiuta ad esprimere il potenziale creativo che ogni persona racchiude in sé.
La lezione è sempre svolta in gruppo, quando è possibile anche a contatto diretto con la natura, accompagnata da musica e da oggetti di uso comune, quali palloncini, teli ed elastici.
In genere viene suddivisa in tre parti, rispettivamente “il risveglio del corpo”, “la danza” e “la condivisione del vissuto”.
Per quanto riguarda la prima fase, essa consiste nell’effettuare movimenti spontanei, atti allo scioglimento delle tensioni muscolari ed alla liberazione della schiena.
La parte centrale della lezione inizia a partire da parole chiave od immagini evocative che vanno ad ispirare le mamme a muoversi come meglio desiderano. Un esempio potrebbe essere la parola “alga” che tende a far muovere in maniera sinuosa e flessibile o la parola “elasticità” che può essere rappresentata mediante l’uso di elastici.
Il gruppo procede così nella danza, ma ogni singola donna rimane originale ed unica nelle sue azioni, che nascono semplicemente dall’assecondare il volere del proprio cuore e del proprio corpo.
Terminata la danza, vi è un momento di condivisione dell’esperienza con il gruppo, che avviene oralmente o tramite viatici d’espressione fortemente artistici, quali poesie e disegni.
La danza terapia comporta numerosi benefici effetti, primo fra tutti va ad esaltare la flessibilità e la duttilità che le donne sperimentano durante i nove mesi.
Esse infatti hanno la possibilità di armonizzarsi con i cambiamenti del proprio corpo, aprendosi alle nuove esperienze, tra cui appunto l’arrivo e la cura del proprio bebè.
Gradualmente la persona si lascia andare e riesce ad acquisire maggiore fiducia in sé stessa, nelle proprie risorse e nelle proprie competenze, imparando anche ad ascoltare i messaggi del corpo e le sue potenzialità.
Gli effetti positivi di questo tipo d’attività sono anche fisici, infatti la danza comporta una sorta di massaggio interiore che agisce sul sistema linfatico, stimola la circolazione, scioglie le rigidità muscolari (soprattutto a livello della colonna) e migliora l’elasticità del bacino.
Tutto ciò di conseguenza aiuta fortemente la mamma sia durante il travaglio che durante il parto, ma la sostiene anche nella fase successiva, forse ancora più complicata, relativa all’accudimento del neonato, conferendole una maggiore capacità di adattamento e garantendole un minor rischio d’incappare nella classica depressione post-partum.
La danza non presenta assolutamente controindicazioni, può essere praticata fin dall’inizio della gravidanza, sempre che ovviamente non siano presenti o non insorgano problemi particolari che inducano a stare a riposo.
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