Bambini a casa da scuola, genitori preoccupati e clausura forzata nelle mura domestiche mette a dura prova i nervi dei grandi, ma anche dei più piccoli, che inevitabilmente fanno fatica a comprendere le motivazioni dei divieti e del bombardamento mediatico di news e inviti a lavarsi le mani.
È importante evitare di trasmettere ansie ai bambini, ma allo stesso tempo spiegare in maniera chiara e semplice quello che sta succedendo, così da aiutarci ad affrontare serenamente questa emergenza sanitaria.
Dopo una serie di simpatici video e dopo aver colorato i balconi delle città italiani con allegri arcobaleni, un aiuto ci arriva anche da Roberto Piumini, uno dei più amati e apprezzati scrittori per bambini e ragazzi, che, su invito della struttura sanitaria Humanitas San Pio x di Milano, ha deciso di regalarci questa filastrocca, in cui si rivolge ai più piccoli per insegnare loro a prendere tutte le precauzione del caso, senza paura ma con una buona dose di fiducia:
Che cos’è che in aria vola?
C’è qualcosa che non so?
Come mai non si va a scuola?
Ora ne parliamo un po’.Virus porta la corona,
ma di certo non è un re,
e nemmeno una persona:
ma allora, che cos’è?È un tipaccio piccolino,
così piccolo che proprio,
per vederlo da vicino,
devi avere il microscopio.È un tipetto velenoso,
che mai fermo se ne sta:
invadente e dispettoso,
vuol andarsene qua e là.È invisibile e leggero
e, pericolosamente,
microscopico guerriero,
vuole entrare nella gente.Ma la gente siamo noi,
io, te, e tutte le persone:
ma io posso, e anche tu puoi,
lasciar fuori quel briccone.Se ti scappa uno starnuto,
starnutisci nel tuo braccio:
stoppa il volo di quel bruto:
tu lo fai, e anch’io lo faccio.Quando esci, appena torni,
va’ a lavare le tue mani:
ogni volta, tutti i giorni,
non solo oggi, anche domani.Lava con acqua e sapone,
lava a lungo, e con cura,
e così, se c’è, il birbone
va giù con la sciacquatura.Non toccare, con le dita,
la tua bocca, il naso, gli occhi:
non che sia cosa proibita,
però è meglio che non tocchi.Quando incontri della gente,
rimanete un po’ lontani:
si può stare allegramente
senza stringersi le mani.Baci e abbracci? Non li dare:
finché è in giro quel tipaccio,
è prudente rimandare
ogni bacio e ogni abbraccio.C’è qualcuno mascherato,
ma non è per Carnevale,
e non è un bandito armato
che ti vuol fare del male.È una maschera gentile
per filtrare il suo respiro:
perché quel tipaccio vile
se ne vada meno in giro.E fin quando quel tipaccio
se ne va, dannoso, in giro,
caro amico, sai che faccio?
io in casa mi ritiro.È un’idea straordinaria,
dato che è chiusa la scuola,
fino a che, fuori, nell’aria,
quel tipaccio gira e vola.E gli amici, e i parenti?
Anche in casa, stando fermo,
tu li vedi e li senti:
state insieme sullo schermo.Chi si vuole bene, può
mantenere una distanza:
baci e abbracci adesso no,
ma parole in abbondanza.Le parole sono doni,
sono semi da mandare,
perché sono semi buoni,
a chi noi vogliamo amare.Io, tu, e tutta la gente,
con prudenza e attenzione,
batteremo certamente
l’antipatico birbone.E magari, quando avremo
superato questa prova,
tutti insieme impareremo
una vita saggia e nuova.
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