Il MIUR ha pubblicato ieri una nota con alcune indicazioni ai docenti per la didattica a distanza, resasi necessaria per la recente chiusura delle scuole, dove si specifica che non basta caricare online materiali didattici e assegnare compiti agli studenti.
La nota del MIUR sulla didattica a distanza
Il Ministero ha pubblicato una nota con alcune istruzioni per la didattica a distanza, che si sta imponendo come metodo di insegnamento a causa della recente chiusura delle scuole per far fronte all’attuale epidemia di Covid-19. Proprio in queste settimane erano molti i genitori in protesta perché gli alunni ricevevano tanti compiti e poca didattica.
Infatti, fra le istruzioni date dal Ministero agli insegnanti vi è anche l’invito a non limitarsi ad assegnare compiti e caricare materiali online. Il documento precisa che nella didattica a distanza deve essere sempre compreso un momento di confronto fra insegnanti e alunni, che comprenda spiegazione di argomenti nuovi, correzione e restituzione dei compiti. Limitarsi a caricare online degli esercizi da svolgere non stimola l’apprendimento e non è quindi considerato sufficiente per una vera e propria didattica a distanza.
Nella nota, firmata da Max Bruschi, dirigente del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, si può leggere :
«Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento»
La classe come comunità
Obiettivo della didattica a distanza deve anche essere il mantenimento della comunità di classe, tenendo vivi i rapporti fra insegnante e alunni e fra i compagni, con momenti di confronto e socializzazione. In questo modo la scuola, oltre che cercare di proseguire il percorso di insegnamento, deve impegnarsi per evitare il rischio di isolamento dei singoli ragazzi e combattere la demotivazione e l’allontanamento dallo studio. Il MIUR si dimostra ben conscio della situazione straordinaria in cui scuole e insegnanti devono operare e ha deciso di aprire la sua nota con un ringraziamento a tutti gli insegnati e gli operatori.
Un paragrafo del documento è dedicato agli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali che, specifica il Ministero, devono essere seguiti dagli insegnanti di sostegno anche in questa situazione. Il messaggio del documento nel suo insieme è comunque chiaro: gli insegnanti non devono limitarsi a caricare qualche compito per mantenere vivo l’interesse degli alunni, ma attivarsi in ogni modo per far proseguire l’apprendimento e tenere viva la scuola e la comunità di classe.
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