La Camera ha votato l’abolizione delle norme sanzioni disciplinari previste nella scuola primaria, fra cui le note sul registro, previste da un Regio decreto del 1928. Insegnanti ed operatori della scuola sono però divisi fra chi approva l’abrogazione di norme ormai anacronistiche e chi invece vede gli insegnanti così privati di uno strumento importante.
Addio alle note sul registro ?
La norma abrogata, un Regio Decreto del lontanissimo 1928, prevedeva le note sul registro, l’espulsione ed altre sanzioni disciplinari che gli insegnanti, a loro discrezione, potevano applicare agli studenti più indisciplinati.
L’obiettivo del Ministero sarebbe di allineare le sanzioni disciplinari delle scuole primarie, ancora legate al vecchio decreto, a quelle delle secondarie, già in fase di revisione. Questo intervento sulla legge del 1928 non cancella però la legge del 2009.
Infatti a Radio Capital, il ministro dell’Istruzione Bussetti chiarisce : “È stato abolito un vecchio decreto, resta in vigore il decreto legislativo del 2009 che stabilisce le sanzioni”.
La mini-riforma della scuola primaria ha comunque ottenuto pareri contrastanti: molti presidi ed insegnanti si dichiarano contenti per l’abolizione delle punizioni previste ma sempre più raramente applicate, perché obsolete.
Dall’altra parte però alcuni operatori della scuola fanno notare che è stato tolto un potente strumento, seppur puramente punitivo e non formativo, in mano ai maestri, che si trovano già le mani legate di fronte al sempre più dilagante fenomeno del bullismo, presente già nella scuola primaria.
La riforma della scuola primaria e l’introduzione dell’educazione civica
L’abrogazione del Regio Decreto del 1928 rientra in una più ampia riforma della scuola primaria. Proprio in questi giorni è stato approvato dalla Camera un disegno di legge che vorrebbe introdurre già dalla scuola primaria l’insegnamento di educazione civica.
Questa materia è prevista per un minimo di 33 ore e avrà un proprio voto indipendente dalle altre materie. Il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano ha commentato positivamente le novità della riforma.
Per quanto riguarda la nuova disciplina delle sanzioni, si tratta infatti, secondo il Cinque Stelle, di imboccare una strada che rimetterà in ballo il patto di corresponsabilità, permettendo di ritrovare uno spirito di collaborazione fra insegnanti e famiglie, soprattutto per affrontare le problematiche più gravi.
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