Un’insegnante di scuola media del Texas ha ideato un metodo semplice e funzionale per mettere a proprio agio gli studenti: una scatola dove introdurre richieste e suggerimenti, la “I Need Box”, la scatola del “ho bisogno”.
Una grande idea per accogliere gli studenti
Julia Brown insegna da circa 15 anni nelle scuole medie e la sua esperienza l’ha convinta a lanciare una proposta che ha ottenuto larghissima condivisione da parte di alunni e anche genitori.
Durante la sua lunga esperienza, Julia aveva lanciato un sondaggio tra gli studenti: “In una domanda dell’inchiesta – dice la professoressa – chiedevo agli studenti di nominare un operatore scolastico di cui si fidavano”. Il 10% dei ragazzi ha risposto nessuno, e da quella risposta ha capito di dover fare qualcosa.
Nel corso delle vacanze estive Julia riflette sull’esigenza di dialogare con gli alunni. Poi improvvisamente l’ispirazione: una semplice scatola di scarpe foderata con carta colorata dove far inserire agli scolari qualsiasi richiesta. Richieste di matite e penne nuove, cambi di banco, aiuto per doposcuola, un abbraccio, problematiche casalinghe ma anche eventuali episodi di bullismo ed emarginazione.
“Maestra, ho bisogno di…”
Spesso non è semplice, soprattutto a quell’età, fare richieste e domande ad alta voce; diverso è metterli per iscritto, anche in maniera anonima. Quindi l’idea di Julia ha colto nel segno, e tutta la classe a poco a poco ha cominciato a utilizzare la scatola colorata.
In un breve lasso di tempo Julia e i suoi colleghi insegnanti hanno ricevuto input e suggerimenti per migliorare il loro rapporto con i ragazzi. – Già nella prima settimana – racconta Brown – due alunni hanno evidenziato un caso di bullismo, che abbiamo provveduto come corpo docenti ad affrontare.
Julia ha anche pensato dopo un po’ di far inserire un biglietto a tutti gli studenti, a prescindere se vi fosse scritto qualcosa o meno: così l’anonimato era davvero garantito. Ma la cosa bella è che a un certo punto i ragazzi andavano apertamente da lei a chiedere e parlare.
Adesso che la classe è consapevole dell’apertura all’ascolto da parte della professoressa, i biglietti nella scatola sono sempre di meno perché i problemi vengono comunicati direttamente all’insegnante. Con somma soddisfazione di Julia che ha raggiunto pienamente il suo obiettivo: instaurare un rapporto di fiducia con i suoi alunni.
Fonte immagini: Facebook
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