Tra le scelte scolastiche per la primissima infanzia, si è delineata, negli ultimi anni, una nuova tendenza: quella della Sezione Primavera.
A metà tra asili nido e scuole dell’infanzia, la sezione è rivolta ai bambini dai 24 ai 36 mesi.
È nata in forma sperimentale nel 2007 e, nel corso degli anni, ha preso sempre più piede. La sezione primavera si caratterizza per essere un vero e proprio “ponte” con la scuola dell’infanzia. Infatti, si trova all’interno della stessa struttura della scuola materna e, proprio nell’ottica di un progetto di continuità tra gli anni, i bimbi della primavera interagiscono con quelli più grandi, prendendo confidenza con gli spazi che l’anno successivo dovranno frequentare, imparando anche a conoscere le maestre e tutto il personale.
Rispetto all’asilo nido, oltre all’unica fascia di età ammessa, la sezione primavera ha, in linea di massima, un’impostazione più scolastica, in linea con quella della scuola dell’infanzia, condividendo lo stesso progetto educativo, le stesse attività, le stesse recite ecc…
A differenza dell’asilo canonico, però, c’è, prima di tutto, una percentuale diversa insegnante-alunno (che è pari a 1-10), la presenza della nanna pomeridiana (che nella maggior parte delle scuole dell’infanzia è assente, anche per i bambini di tre anni), un rapporto più intimo tra il gruppo ristretto di bimbi e le educatrici e, non ultima, la retta (che si avvicina a quella di un nido).
La sezione primavera, a ben vedere, può essere un’ottima soluzione per i bambini di 2 anni che imparano a diventare più indipendenti e a conoscere con calma la struttura scolastica che frequenteranno per i tre anni successivi.
Il tanto temuto inserimento sarà così molto più soft.
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