6 dicembre 2024 –
Cosa possono raccontare i giocattoli dei bambini su chi sono? Molto più di quanto ci aspetteremmo. Oggetti semplici come una palla, un passeggino per bambole, una spada di legno, o una collezione di moto in miniatura diventano testimoni silenziosi delle vite dei bambini e delle loro famiglie.
Questi giocattoli non sono solo strumenti di svago, ma veri e propri scrigni di storie e significati. Il progetto “Toy Stories” del fotografo Gabriele Galimberti ci invita a guardare più a fondo, offrendoci uno spaccato della vita di bambini di tutto il mondo attraverso i loro giochi più amati.
Toy Stories: storie di giocattoli, storie di vita
Galimberti ha trascorso diversi anni viaggiando per il mondo, ritraendo bambini di diverse età e culture con i loro giocattoli più preziosi. Queste foto sono state scattate nelle loro camerette, nelle strade dei loro quartieri o nei cortili delle loro case, creando un ritratto intimo e globale dell’infanzia.
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Ogni scatto è un racconto a sé, capace di far emergere sogni, timori e il mondo interiore di ciascun bambino. Come il racconto di un bambino del Texas e una bambina del Malawi, entrambi convinti che i loro dinosauri di plastica avessero il potere di proteggerli dal buio e dalle paure della notte. Questi piccoli dettagli ci mostrano come, pur vivendo in contesti diversi, i bambini condividano sogni e bisogni simili.
Ma non è solo l’infanzia ad essere raccontata attraverso i giochi. Galimberti ci fa riflettere anche su quanto i giocattoli parlino delle famiglie e degli adulti che circondano i bambini.
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Un dinosauro o una cucina giocattolo possono rivelare molto del contesto culturale, delle aspirazioni e delle passioni dei genitori. Ogni oggetto custodisce storie che ci raccontano dei lavori, degli hobby e delle tradizioni familiari. Dai quartieri del Texas ai villaggi del Malawi, dalle strade trafficate dell’India alle tranquille campagne islandesi, ogni immagine di Galimberti è un mosaico di colori e vite che si intrecciano, raccontando un’infanzia fatta di spontaneità, allegria e piccole conquiste quotidiane.
L’infanzia dei bambini raccontata attraverso i giochi
È sorprendente come, a prescindere dal luogo in cui si trovano, i bambini abbiano un legame speciale con i propri giochi. Che si tratti di una collezione di automobili in miniatura o di una scimmia di peluche ormai logora, l’orgoglio e la gioia con cui mostrano i loro tesori sono contagiosi. Galimberti sottolinea come, pur nelle loro differenze culturali e sociali, i bambini abbiano una capacità straordinaria di gioire delle piccole cose, di affezionarsi profondamente e di sentirsi protetti dai loro giocattoli. Questa gioia universale, comune a ogni bambino ritratto, è ciò che rende il progetto “Toy Stories” così potente e toccante.
Attraverso il suo obiettivo, Gabriele Galimberti non ci mostra solo dei giochi, ma ci racconta l’infanzia, fatta di sogni e paure, di avventure quotidiane e di legami profondi. “Toy Stories” è un viaggio fotografico che ci ricorda quanto siamo tutti simili, nonostante le distanze geografiche e culturali: un viaggio nelle camerette e nei cortili dei bambini di tutto il mondo, alla scoperta di ciò che li rende felici e unici. I loro giocattoli sono la chiave per capire il loro mondo, e grazie a questo progetto, possiamo dare uno sguardo prezioso e autentico a quella magia che è l’infanzia.
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