Secondo le stime, dovrebbero essere circa 83 i Paesi coinvolti nel caso che sta interessando l’azienda francese produttrice di prodotti per l’infanzia Lactalis e oltre 12 milioni le confezioni di latte in polvere prodotto nel nord-est della nazione transalpina, destinato ai bambini, che vengono ritirate dal mercato a causa di un contagio da salmonella. A confermarlo è Emmanuel Besnier, manager francese dell’industria produttrice, il quale afferma ufficialmente che sono stati riscontrati diversi casi di contaminazione in Francia (ben 35), Grecia e Spagna. L’Italia per ora non è coinvolta dalle produzioni segnalate come contaminate.
Lactalis e il latte artificiale contaminato: il precedente
Qualcuno lo definisce già uno scandalo sanitario e la portata giustifica probabilmente l’entità della terminologia. Già a dicembre vi erano state le prime avvisaglie, ma l’azienda francese Lactalis, che produce il latte in polvere in questione, pare abbia risposto alla situazione con note poco chiare, creando incertezza anche da parte delle grandi catene di distribuzione francesi, le quali hanno lasciato il prodotto in vendita, nonostante vi sia stato un allarme che richiedeva il ritiro delle confezioni incriminate dal mercato.
L’accusa viene ora rivolta anche alla grande distribuzione, la quale, pur ammettendo parzialmente l’atteggiamento superficiale dimostrato, non risparmia Lactalis dalle accuse di poca chiarezza sui lotti indicati. Lo stesso Besnier, dopo un periodo di silenzio, si è espresso in prima persona in merito alla vicenda, confermando la sua preoccupazione per i bambini che hanno consumato il prodotto e ha comunicato l’intenzione dell’azienda di risarcire le famiglie coinvolte e contaminate.
La Francia si sta muovendo tramite le associazioni consumatori che hanno portato centinaia di denunce nei confronti di Lactalis. In seguito alla vicenda alcuni supermercati francesi hanno deciso di non commercializzare più alcun prodotto del marchio e l’intero panorama che si è delineato ha portato gravi danni d’immagine all’azienda.
La cronaca ricorda come nell’anno 2005 la stessa Lactalis nel medesimo stabilimento di Craon, attualmente coinvolto nello scandalo, era già alle prese con il problema salmonella, che, a distanza di anni, si è ripresentato. Sotto accusa sono ora i metodi di controllo che l’azienda avrebbe dovuto implementare all’interno dello stabilimento produttivo.
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