L’adolescenza e il bambino interiore: un passaggio critico anche per le mamme

Spesso, nel turbolento viaggio dei nostri figli nell’adolescenza, ci dimentichiamo che non sono solo loro a sentirsi smarriti. Anche noi mamme e noi genitori, nel nostro ruolo di guide e talvolta di confidenti attraversiamo un mare di emozioni e incertezze.

Questo periodo di cambiamento è un crocevia di scoperte e sfide non solo per gli adolescenti, ma anche per noi mamme che li accompagniamo in questo percorso, condividendo ogni passo, ogni dubbio, ogni momento di crescita.

A volte ci dimentichiamo che anche per noi genitori l’adolescenza è un passaggio critico, che può provocare disorientamento.

La parte più difficile è forse il distacco, come lo era soprattutto per loro quando li accompagnavamo all’asilo da piccoli, a un certo punto diventa critico per noi genitori, che dobbiamo accettare che questa piccola persona che abbiamo accudito e cresciuto, un giorno spiccherà il volo e lascerà il nido.

L’adolescenza come passaggio critico anche per le mamme

L’adolescenza è un periodo di grande cambiamento e crescita per i giovani, può anche essere un momento difficile sia per loro che per i genitori. Da un lato, i ragazzi stanno cercando di scoprire chi sono e dove si inseriscono nel mondo, e questo può portare a comportamenti che possono essere frustranti o addirittura spaventosi per i genitori. Capita a tanti di chiedersi “ma è questo il figlio che ho cresciuto? Dov’è finito il bimbo che faceva le vocine mentre giocava con i transformers?“.

È importante a questo proposito ricordare che l’adolescenza è un passaggio, appunto. Gli adolescenti hanno bisogno di spazio per crescere e sperimentare l’autonomia. Devono essere in grado di prendere le loro decisioni e di sbagliare senza sentirsi giudicati. Questo non significa che non hanno bisogno del nostro amore e del nostro supporto. Al contrario, ne hanno bisogno più che mai.

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Questo significa trovare il giusto equilibrio tra distanza e vicinanza: rispettiamo i suoi spazi, ma lasciamo la porta socchiusa. Abbastanza chiusa perché possa crescere in autonomia; abbastanza aperta per poterlo accompagnare lungo la traversata.

L’adolescenza e il bambino interiore: un viaggio attraverso la crescita

In una pubblicità di McDonald’s del 2020 è racchiuso questo messaggio: il nostro ruolo di genitori per aiutare i ragazzi a ritrovare e coccolare il proprio bambino interiore.

Si parte da una normale famiglia composta da mamma e figlio, durante le feste di Natale: per tanti ragazzi adolescenti questa festa finisce pian piano per diventare un momento di disillusione, soprattutto sulla figura di Babbo Natale. Questo spot animato, creato da Leo Burnett, segue la storia di un ragazzo di nome Tom che affronta un’intensa lotta interiore tra il bambino che era e l’adolescente che vuole essere.

La pubblicità di McDonald’s quindi racconta la storia di Tom, un ragazzo alle prese con il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Mentre sua madre si sforza di coinvolgerlo nelle celebrazioni natalizie, Tom sembra distante, ma in realtà il suo bambino interiore adorerebbe unirsi a lei.

Tuttavia, pian piano Tom riuscirà a riscoprire il bambino che è ancora dentro di sé. Questo toccante racconto mette in luce l’importanza di riconnetterci con il nostro ‘bambino interiore’.

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