Circa 5,7 milioni di bambini sotto i 5 anni rischiano di morire a causa di fame e malnutrizione, e non dobbiamo restare a guardare: questo è l’appello lanciato dall’associazione umanitaria Save the Children ai governi dei Paesi più sviluppati, per cercare di risolvere un problema gravissimo che con l’avvento del covid 19 si è notevolmente acutizzato.
La fame è un problema nel mondo, oggi come non mai: l’appello di Save the Children
Sono ben 5,7 milioni i bambini sotto i cinque anni che rischiano letteralmente di morire di fame nei paesi sottosviluppati, mentre altri 13 milioni devono fare i conti con una profonda scarsità di cibo. Sono questi i dati raccolti da Save the Children che preoccupano notevolmente gli esperti e chi dedica la propria vita cercando di aiutare da sempre le popolazioni meno fortunate.
La pandemia da Covid 19 ha acuito un problema già presente: la restrizioni e i contagi hanno avuto infatti un impatto notevole sul bestiame, sui raccolti, sull’agricoltura e di conseguenza sul sostentamento delle popolazioni meno abbiente.
A denunciare tutto questo è Inger Ashing, CEO di Save The Children, il quale ha tentato di sensibilizzare le nazioni più ricche per risolvere un problema che rischia di avere conseguenze catastrofiche.
Bambini rischiano di morire di fame: gli Stati più ricchi possono fare la loro parte
Anche se per la fame non esiste un vaccino, ha aggiunto Inger Ashing, il problema della mancanza di cibo soprattutto tra i più piccoli può essere risolto con un intervento deciso ed efficacie da parte degli stati più ricchi.
Occorrono risorse immediate che possano tamponare la situazione, così come medicine per cercare di curare malattie che colpiscono spesso i più piccoli, come la polmonite, ma occorrono soprattutto finanziamenti per sostenere le missioni umanitarie. Solo grazie a interventi strutturati, infatti, si riesce a salvare i più piccoli dalla fame e dalla malnutrizione, che può portare a rachitismo, deficit cognitivi e nei casi più gravi alla morte.
I paesi più colpiti da questi fenomeni sono il Congo, con circa un milione di bambini malnutriti, lo Yemen, la Siria, l’Afghanistan e il Burkina Faso.
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